La casa svedese assumerà 1.200 persone nei prossimi 12 mesi per lo sviluppo di nuove tecnologie
31 marzo 2011
La presentazione della
V60 Hybrid Plug-In al Salone di Ginevra 2011 non è stata solamente un passo importante nella storia dell'elettrificazione della gamma del Volvo.
Rappresenta il via ad un nuovo modo di intendere l'auto, che si affiancherà progressivamente al modo classico di intendere l'auto sino ad arrivare a sostituirlo, prima in configurazione ibrida e poi in alcuni casi con una meccanica completamente elettrica.
Soluzioni che, però, non nascono dal cilindro magico. Anzi, hanno bisogno di strutture adeguate alla loro realizzazione oltre che di un reparto Ricerca e Sviluppo in grado di stare al passo coi tempi oltre che proporre nuove soluzioni.
In questo ambito Volvo Cars ha aperto 1.200 nuove posizioni all'interno dell'azienda, che andranno a riempirsi nel corso dei prossimi 12 mesi. A fianco della V60 ibrida plug-in ne verranno presto affiancati altri, figli della ricerca volvo sul tema della riduzione dei consumi e delle emissioni.
"E' uno dei maggiori progetti della storia Volvo - ha dichiarato Bjorn Sallstrom, Direttore delle Risorse umane della Casa svedese - ed ai nuovi tecnici sarà chiesto di supportare le strategie di prodotto che Volvo sta pianificando per il futuro."
Volvo V60 Hybrid: anche grazie a lei 1.200 posti di lavoro