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Il centro per la sicurezza di Volvo a Goteborg ha portato a termine oltre 2000 prove di crash dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2000.
Il livello dell'attività è cresciuto nel corso degli anni e oggi vengono sottoposte a prove d'impatto circa dieci auto ogni settimana, un dato che colloca la struttura di Volvo fra quelle leader a livello mondiale sul fronte della ricerca sulla sicurezza.
Il Volvo Cars Safety Centre è progettato per riprodurre incidenti di diverse tipologie. Il laboratorio dove si svolgono i crash test è composto di due piste, una fissa e una mobile. La pista mobile può essere regolata fino ad un angolo di 90° per permettere test di tutti i tipi, dalla collisione frontale a quella laterale, per ricreare gli impatti tra veicoli ad angolazioni e velocità diverse. La pista fissa è abbastanza lunga da permettere di lanciare le auto fino ad una velocità di 120 km/h.
Altri tipi di test – come ribaltamenti o collisioni con animali o altri oggetti dell'ambiente esterno alla vettura – sono altrettanto riproducibili.
Oltre 100 crash test per modello
Le specifiche di crash richieste da agenzie o enti come EuroNCAP e IIHS
rappresentano solo una parte del lavoro svolto dal centro. Volvo Cars realizza infatti crash test addizionali per assicurarsi che la performance dei suoi modelli in caso di collisione sia la migliore possibile.
Durante la fase di progettazione, un nuovo modello Volvo viene sottoposto a non meno di 100-120 prove di crash. "Per offrire auto con una dotazione e caratteristiche di sicurezza di massima qualità, dobbiamo verificare che i sistemi proteggano gli occupanti, qualsiasi sia la loro statura o peso e qualsiasi sia la velocità o il tipo di impatto. E' la possibilità di ricreare incidenti realistici che rende il nostro centro unico", spiega Magnus Krokstrom, senior manager del Volvo Cars Safety Centre.
In totale, all'interno del Safety Centre di Goteborg vengono eseguiti circa 450 crash test l'anno. Da quando il Volvo Cars Safety Centre è stato designato d'eccellenza per la ricerca sulla sicurezza nell'ambito di Ford Motor Company, anche altre Case costruttrici facenti parte del gruppo – come Jaguar, Land Rover e Ford – eseguono i loro test nel Safety Centre di Volvo.
Le attività di sviluppo e di sperimentazione condotte nel Safety Centre di Volvo comprendono anche la riproduzione fedele di incidenti reali.
"Analizzare i moderni incidenti stradali e in seguito mettere alla prova nuovi sistemi di sicurezza nel laboratorio ci permette di migliorare la sicurezza delle nostre auto, rendendole più sicure nel traffico reale", spiega Magnus. Dato che le nuove normative, le spinte del mercato e la continua evoluzione dei sistemi di sicurezza pongono sfide sempre nuove alle capacità del laboratorio, è importante mantenere un forte contatto con la comunità della ricerca scientifica per assicurarsi che le risorse siano allocate correttamente, anche in funzione degli sviluppi futuri. In tal senso, per esempio, quando nel 1996 si iniziò la pianificazione dei lavori per la realizzazione del Safety Centre, fu previsto che la compatibilità, nel contesto di incidenti tra auto di grande volume e più piccole, sarebbe stata un'area di ricerca cruciale negli anni a venire. E così è stato.
Altri test la cui importanza è andata via via aumentando nel tempo sono i
tamponamenti, sempre più frequenti con l'aumento del traffico urbano, e le collisioni laterali, molto comuni negli incroci. "Sebbene siano state apportate alcune modifiche dopo i primi anni di attività del centro, il progetto era buono, dato che non ci sono praticamente limiti a quello che possiamo realizzare nel laboratorio", afferma Magnus.
Pianificazione e azione
Servono cinque giorni per completare un crash test. Di questi, tre sono spesi per la preparazione dell'auto da testare, con l'inserimento dei sensori necessari e l'applicazione di una vernice, generalmente arancione, per evitare i riflessi della carrozzeria durante le riprese. In questo contesto si preparano anche i dummy.
La fase finale dell'allestimento richiede tutto il giorno prima della prova, con il posizionamento dei sistemi di rilevazione e delle camere. In media e a pieno regime di utilizzo dell'impianto, sono portati a termine due crash test al giorno.
"I primi dati del test sono disponibili in un ora, ma è necessaria anche un'ispezione manuale delle auto e dei dummy. I nostri analisti forniscono un rapporto preliminare al direttore di progetto del modello sottoposto a crash entro 24 ore. Segue quindi un'analisi più dettagliata, che può richiedere fino a due settimane di tempo", spiega Magnus.
Simulazioni virtuali
Per i nuovi modelli, le simulazioni computerizzate di incidenti con l'utilizzo di elaboratori di ultima generazione cominciano a circa tre anni e mezzo dalla produzione. I test fisici invece cominciano a circa un anno dal lancio della vettura sul mercato. Le auto in prova usate dal team di progetto per altri test sono tra i veicoli utilizzati per questo scopo. Le auto sono allestite per renderle più simile possibile alla versione finale; in ogni caso, non si procede ai test fisici senza che gli esperti di sicurezza di Volvo Cars siano soddisfatti dai test virtuali.
Recentemente sono anche iniziati i primi test sui sistemi di sicurezza definiti preventivi, vale a dire quei dispositivi che aiutano ad evitare l'incidente. La conseguente necessità di metodi sperimentali ben più complessi rispetto a quelli utilizzati da Volvo 50 anni fa per i suoi primi crash test, agli albori della ricerca sulla sicurezza – allorché un'auto veniva fatta rotolare giù da una collina per farla scontrare contro un muro di cemento – costituisce una delle sfide più grandi che il Volvo Cars Safety Centre a Goteborg è chiamato ad affrontare.