Volvo Ocean Race, regata delle regate

Knut Frostad, CEO di Volvo Ocean Race, e Carlo Croce, Presidente dell’International Sailing Federation e della Federazione Italiana Vela, insieme ai rappresentanti delle aziende Persico Marine, Cariboni, Gottifredi-Maffioli, Harken e Alvimedica, hanno presentato al Circolo Sportivo Canottieri Aniene di Roma, ospiti del Presidente del Coni Giovanni Malagò, l’edizione 2014 della regata transoceanica targata Volvo.

«E’ un’opportunità straordinaria per far capire quanto alto sia il valore dell’imprenditoria Italiana - ha detto Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia - In un momento certo non facile per il nostro Paese, si tratta di esempi da seguire e illustrare. Per noi è importante che un evento di prestigio di rilevanza globale: Volvo Ocean Race, in virtù della sua enorme portata mediatica, parla anche italiano e non solo sul piano agonistico».

La prestigiosa tradizione velica del nostro Paese e la competenza specifica reciteranno un ruolo di primo piano nella prossima edizione della Volvo Ocean Race, rendendo quindi meno bruciante la circostanza che la competizione non presenti un equipaggio italiano o uno stop-over in un nostro porto. I tanti appassionati di vela del nostro Paese avranno comunque validi motivi per seguire con attenzione la gara, che godrà di una copertura informativa unica, con aggiornamenti in tempo reale (www.volvooceanrace.com) e collegamenti costanti con i team in lotta per la vittoria grazie ai social network.

L’incontro presso il Circolo Canottieri Aniene consolida il legame fra Volvo e lo sport ad alto livello: oltre la Volvo Ocean Race, va ricordato il circuito golfistico articolato su 23 tappe con finale nazionale prevista ad ottobre, che costituisce tradizionalmente un punto di riferimento per tutti gli appassionati di golf del nostro Paese.

Nessun premio in denaro al vincitore

Nove mesi di lotta all’ultimo metro, lungo tutti gli Oceani e per le rotte più pericolose ed affascinanti: inferno per chi arriva secondo e paradiso per chi vince, la Volvo Ocean Race è a parare unanime definita come la regata oceanica più dura, impegnativa e appassionante al mondo. In origine era Whitbread, col nuovo millennio ha unito il suo nome ai destini della Casa automobilistica svedese. Per Volvo, global player apprezzato per le sue soluzioni al passo con i tempi, l’abbinamento con il mondo della vela è simbolo di mobilità sostenibile ma anche di l’evoluzione tecnologica: come nelle auto, anche qui si ricercano imbarcazioni più sofisticate e veloci ma al contempo capaci di contenere i costi.

Missione compiuta: se nel 2008-09 per vincere la Volvo Ocean Race occorreva un investimento di circa 50 milioni di euro, oggi ne basta meno di un terzo. Merito di aziende all’avanguardia, come Persico Marine, Cariboni e Gottifredi-Maffioli, tutte eccellenze italiane che hanno contribuito a sviluppare le nuove Volvo Ocean 65, le velocissime e robuste imbarcazioni che da quest’edizione sostituiranno le più grandi e più costose Open 70. Gli equipaggi sono tutti sulla stessa barca: le Ocean 65 in gara sono identiche per dimensioni, peso e struttura e le sole differenze tra i team riguardano abbigliamento e cibo.

Una scelta che determina una gara serratissima: se in passato i distacchi, dopo mesi di navigazione, erano di alcuni giorni, ora sono ridotti a pochi minuti. Il pubblico apprezza: negli anni ’90 erano pochi appassionati ad attendere l’arrivo delle barche, nella la scorsa edizione si sono contati più di ventimila spettatori ad ogni arrivo di tappa volta. Questa gara non prevede premi in denaro per i vincitori: solo la gloria, imperitura, e l’ingresso nell’Olimpo della Vela.

Qualche curiosità: alla Volvo Ocean Race di quest’anno partecipa un team tutto cinese, oltre a quello in rosa di sole veliste, pronte a strappare lo scettro ai maschietti; noi italiani, non ancora pronti per metter in acqua un team tricolore, ci consoliamo con un unico velista presente in gara, ma ci rallegra la speranza di avere, magari già nel 2017, una barca italiana alla partenza. E’ più di un auspicio: le tre più importanti entità della nostra vela, il Circolo Canottieri Aniene, lo Yacht Club Italiano, lo Yacht Club Costa Smeralda, attraverso i loro rappresentanti Giovanni Malagò, Carlo Croce e Riccardo Bonadeo si sono impegnati in tal senso.

Volvo Ocean Race - Una giornata di lavoro come un'altra nel nostro "ufficio"

La storia della competizione

La Volvo Ocean Race edizione 2014/2015 sarà la dodicesima della storia quarantennale della regata, iniziata nel 1973 con il nome di Whitbread Round the World Race. La regata partirà il 4 ottobre, data della prima In-Port Race ad Alicante, in Spagna e finirà con l'ultima In-Port Race il 27 giugno 2015 a Goteborg, in Svezia, dove ha sede il gruppo Volvo. La rotta completa, lunga 38.739 miglia, toccherà Città del Capo (Sud Africa), Abu Dhabi (EAU), Sanya (Cina), Auckland (Nuova Zelanda), Itajaí (Brasile), Newport, Rhode Island (USA), Lisbon (Portogallo) e Lorient (Francia).

Il programma prevede anche un pit-stop di 24 ore nel porto olandese dell'Aja, durante l'ultima tappa dalla Francia alla Svezia. Le prossime due edizioni della regata si correranno con nuove barche ad alte prestazioni, i monotipo Volvo Ocean 65, progettati dallo studio Farr Yacht Design e costruiti da un consorzio di cantieri nel Regno Unito, in Francia, Italia e Svizzera. La barca è equipaggiata con le più moderne attrezzature per la produzione e la comunicazione satellitare di contenuti multimediali per migliorare il programma degli Onboard Reporter (membri dell’equipaggio che si dedicano solo alla comunicazione ed alla produzione di contenuti audio/video), lanciato nell'edizione 2008/09. La scorsa edizione della Volvo Ocean Race è stata vinta dai francesi di Groupama Sailing Team, con skipper Franck Cammas a Galway.