Volvo Mobilis: uno studio sulle leggi universali della mobilità dimostra che...

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Si cercano possibili applicazioni concrete nella gestione della mobilità attraverso i rilievi scientifici ottenuti
12 maggio 2007

Il laboratorio di “Fisica della Città” dell’Università di Bologna, sostenuto nella propria attività di ricerca da Volvo Auto Italia, ha elaborato statisticamente oltre un milione di dati relativi ai movimenti degli autoveicoli in Bologna e provincia, analizzandone le traiettorie, per scoprire che esistono delle leggi fisiche, applicabili in ogni contesto.
I risultati della ricerca condotta dal gruppo di Fisici ricercatori dell’Università di Bologna guidati dal prof. Bruno Giorgini in collaborazione con Volvo Auto Italia sono stati resi noti nei giorni scorsi, nel corso di un incontro intitolato "E pur si muove: alle frontiere della mobilità", promosso dall'Ateneo bolognese e tenutosi a Bologna, presso l'Aula Absidale di S.Lucia.
Oltre al Rettore Pier Ugo Calzolari, padrone di casa, e a Michele Crisci, Amministratore Delegato di Volvo Auto Italia, ha partecipato al convegno anche il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, a testimonianza dell'importanza del tema trattato.
Sia il Rettore sia il Sindaco hanno sottolineato l’importanza, il valore e la lungimiranza della collaborazione fra Volvo Auto Italia e l’Università di Bologna, indicando in Volvo l’esempio di un’azienda illuminata e impegnata a favore di una ricerca socialmente utile.
Con il Prof. Giorgini, in veste di relatori si sono succeduti, Giorgio Turchetti , Sandro Rambaldi e Armando Bazzani, docenti dell’Alma Mater, per il Laboratorio di Fisica della Città.

Oltre che annunciare i risultati ottenuti nei 15 mesi di ricerca sostenuta da Volvo Auto Italia, l'incontro intendeva anche affrontare i temi delle possibili applicazioni concrete alla gestione della mobilità dei rilievi scientifici ottenuti.

Leggi universali sulla mobilità
Dal confronto, infatti, tra una città medio grande come appunto il capoluogo emiliano e il suo hinterland, una piccola come Senigallia, e una capitale come Roma, è emerso che esistono delle vere e proprie leggi della dinamica automobilistica che governano il moto delle persone al volante, dunque si può parlare di una legge "universale" comune a tutte le città – perlomeno europee - di qualunque taglia e topologia.
Incrociando questa ricostruzione sperimentale della dinamica coi risultati del modello fisico matematico AutoMobilis, e delle simulazioni, diventa possibile concretamente fare previsioni sull’evoluzione temporale della mobilità automobilistica nell’arco delle ventiquattro ore.
AutoMobilis è infatti il modello fisico-matematico capace di studiare, descrivere e simulare la mobilità. L'unicità del modello Mobilis sta nella sua enorme potenza di calcolo; può essere infatti considerato il sistema più potente oggi esistente. I suoi algoritmi sono in grado di fornire un quadro realistico di come si modifica la mobilità di un luogo all’inserimento di un nuovo elemento di viabilità o di un nuovo “attore” (pedone, vettura) dotato di autonomia di decisione e di libertà di movimento.
Nella concezione del progetto Mobilis, la mobilità è pensata a partire dal singolo che entra in interazione con il sistema mobilità e la Mobilità Sostenibile non viene definita solo dal ridotto impatto ambientale, ma anche dalla possibilità, per tutti gli attori, di muoversi in modo fluido ed efficiente grazie all'interazione di tutti gli elementi presenti nel sistema.

 

L'impegno di Volvo Auto Italia
Volvo Auto Italia, impegnata per la mobilità sostenibile con il sostegno alla ricerca attraverso il progetto Mobilis, ha partecipato attivamente anc he alla realizzazione dell'incontro E pur si muove. Un sostegno che va così a corollario di un’intensa attività di partnership ben lungi dall’esaurirsi.
"Siamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti dal gruppo guidato dal Prof. Giorgini", ha dichiarato Michele Crisci, Amministratore Delegato di Volvo Auto Italia. "Un lavoro minuzioso che ha fruttato l'elaborazione del modello matematico AutoMobilis che rende possibile fare previsioni sull'evoluzione della mobilità automobilistica in un arco di tempo dato. E' stata fatta Ricerca nel verso senso della parola, sono state formulate nuove leggi generali sulla dinamica automobilistica, una sorta di "legge" universale applicabile a qualsiasi contesto. Insomma, una base concettuale importante sulla quale costruire soluzioni per la mobilità sostenibile. Un momento teorico, ma dalle possibili applicazioni pratiche di grande portata e di elevata utilità sociale. Del resto, il nostro impegno a favore dell'ambiente non si è mai fermato alle parole. Senza andare troppo indietro nel tempo, ripescando i primi catalizzatori o i radiatori che puliscono l'aria dall'ozono "cattivo", Volvo è parte attiva nel processo di diffusione dei biocarburanti, l'unica, vera alternativa ai carburanti fossili oggi sostenibile e applicabile su larga scala. Non a caso è la Scandinavia il modello in tal senso".

Volvo Auto Italia e la partnership con l'Università di Bologna
Volvo Auto Italia vive e opera a Bologna e investe nell’Università, patrimonio di questa città, anche in termini di risorse umane, ponendosi come obiettivo di far crescere preparazione e competenza soprattutto nei giovani.
La partnership che da oltre un anno Volvo Auto Italia porta avanti con l’Università di Bologna si basa su una condivisione di valori quali cultura, formazione e ricerca. In ciascuna delle tre linee d’azione dell’intesa sono stati realizzati progetti di successo e attività concrete. Per molti di essi si sta già lavorando alle “seconde edizioni”.
Per quel che riguarda cultura e formazione, Volvo Auto Italia consente il finanziamento di borse di studio per studenti promettenti, e ha ottenuto l’ingresso nel “Business Network” di Alma Graduate School. Inoltre promuove la realizzazione del festival jazz “Alma Jazz” dedicato alle band universitarie europee, che ogni anno si danno appuntamento a Bologna, invitate dall’Ateneo.
"La partnership che da quasi due anni ci lega all'Università di Bologna è un accordo senza precedenti, per noi e l'Ateneo", sottolinea Michele Crisci. "Articolata su Ricerca, Formazione e Cultura, non è una semplice sponsorizzazione, bensì un'operazione che intende incentivare le eccellenze dell'Università, nel pieno rispetto dei contenuti culturali delle attività. Sulla base di una concreta vicinanza di valori, sono stati individuati e realizzati progetti dall'elevato valore culturale o scientifico, in grado di apportare anche un beneficio alla città di Bologna e al suo patrimonio. In tal senso, il
progetto Mobilis ci ha affascinato. Ci è subito piaciuta l'idea di una Casa automobilistica che sposi la causa di un gruppo di ricercatori la cui missione dichiarata è studiare e realizzare Mobilità Sostenibile. Abbiamo dunque deciso di finanziare e sostenere lo sviluppo del progetto Mobilis. Anche perché dall'altra parte dell'Oceano, A Camarillo, nel cuore della California – patria delle leggi ambientali più restrittive – da anni il Volvo Monitoring and Concept Center studia e prefigura ogni giorno gli elementi che concorrono a definire il quadro di una Mobilità Sostenibile. Dalle auto di domani al modo in cui esse si muoveranno sulle strade, al contesto nel quale si inseriranno. Alla base del lavoro svolto a Camarillo c'è un'idea di Mobilità Sostenibile capace di garantire da una parte il più basso impatto ambientale e dall'altra la più ampia libertà di movimento del singolo. In sintesi, ci è parso di vedere una sostanziale affinità concettuale rispetto agli obiettivi del progetto Mobilis".

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