Volvo cerca soldi: si quota in Borsa a Stoccolma
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- di Alfonso Rago
Il termine tecnico è IPO ed identifica un’offerta pubblica iniziale (in inglese initial public offering) dei titoli di una società che punta a quotarsi per la prima volta sul mercato borsistico; si tratta di operazioni promosse di solito da un'impresa il cui capitale è posseduto da un ristretto gruppo di azionisti, che decide di aprirsi ad un pubblico di investitori più ampio.
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Volvo ha lanciato la sua Ipo puntando a quotarsi alla Borsa di Stoccolma: con questa operazione, il marchio svedese punta a raccogliere 25 miliardi di corone svedesi (2,5 miliardi di euro) tramite la cessione da parte del gruppo cinese Geely di una parte delle sue azioni pur conservando lo status di principale azionista.
La quotazione, spiega una nota ufficiale della Casa, ha lo scopo di «sostenere la trasformazione e la continua crescita del gruppo, con i suoi ambiziosi target di metà decennio dedicati all'elettrificazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione, così da consentire a Volvo di accedere ai mercati dei capitali svedese e internazionale e diversificare la base azionaria».
Una strategia che punta a rafforzare l'immagine di Volvo Cars come azienda di riferimento per la sicurezza e l'innovazione dell'industria dell'auto, elementi distintivi della società di Goteborg fin dalla fondazione nel 1927.
La quotazione permetterà agli investitori di partecipare nella nuova fase della creazione di valore, mentre Geely, che ha acquistato Volvo Cars nel 2010, intende restare il maggiore azionista della società: «Abbiamo sostenuto la trasformazione e la crescita di questo iconico marchio svedese durante un periodo di cambiamenti senza precedenti nella nostra industria - ha detto Eric Li, presidente di Volvo Cars e azionista di controllo di Geely - Continueremo a sostenere Volvo Cars come azionista di maggioranza in una storia di successo globale destinato a continuare».
Anche investitori istituzionali svedesi come Amf e Folksam, che possiedono il 2,2% di Volvo attraverso azioni privilegiate, resteranno azionisti dell'azienda al termine del'Ipo.
