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Volkswagen sta cercando un ambientalista radicale da inserire nei propri quadri dirigenti: è quanto ha rivelato l’amministratore delegato del Gruppo di Wolfsburg Herbert Diess al Financial Times.
«Abbiamo così tante idee, ma ci vuole troppo tempo per implementarle nella nostra grande organizzazione, quindi ho bisogno di qualcuno davvero aggressivo internamente», ha dichiarato Diess in un'intervista.
Volkswagen ha impresso alla propria filosofia aziendale una svolta “green” dopo lo scoppio dello scandalo Dieselgate nel 2015, in cui ha ammesso di aver manipolato i dati sulle emissioni di 11 milioni di veicoli. Uno scivolone costato circa 30 miliardi di euro tra processi, indennizzi per la clientela, costi di richiamo e multe.
Da allora ha varato un piano di investimenti per lo sviluppo della gamma elettrica del valore di ben 30 miliardi di euro. Inoltre ha creato al suo interno un gruppo di esperti in tematiche ambientali. Della task force fanno parte Margo Oge, ex direttore della U.S. Environmental Protection Agency, e l’ex commissario europeo per il clima Connie Hedegaard.