Volkswagen utilizzerà la piattaforma MQB per le prossime due generazioni di auto

Volkswagen utilizzerà la piattaforma MQB per le prossime due generazioni di auto
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La decisione, confermata da Herbert Diess - brand chief di VW - va letta in chiave di riduzione dei costi
7 novembre 2016

Punti chiave

La piattaforma modulare MQB, vero vanto di casa Volkswagen, è destinata a rimanere in servizio ancora per molto tempo, almeno per altre due generazioni di vetture.

Il pianale – il cui significato, tradotto dal tedesco, significa “Piattaforma Modulare Trasversale” in relazione al posizionamento del motore – era stato introdotto con la settima generazione di Golf, ed è impiegata anche da moltissimi altri modelli del marchio, dall’Audi A3 alla Seat Leon, passando per Volkswagen Passat, Seat Ateca, Skoda Kodiaq, nuova Q3, Tiguan e Q2.

A dare conferma della notizia è Herbert Diess, brand chief di Volkswagen. «Negli ultimi mesi abbiamo lavorato alacremente sotto il profilo della gestione dei costi, facendo importanti progressi. A livello tecnico, la MQB è tecnicamente avanzatissima, così potremo impiegarla tranquillamente anche per le due future generazioni di veicoli.» si legge nelle dichiarazioni rilasciate alla Reuters.

Il tutto, chiaramente, è da vedersi in un’ottica di riduzione dei costi a seguito della multa multimiliardaria inferta dagli USA sull’onda lunga del Dieselgate, fatto che ha portato il costruttore a ritirare Audi dal WEC e Volkswagen dal WRC. Lo stesso Diess aveva dichiarato sempre alla Reuters nei giorni scorsi di voler apportare un taglio di 3.7 miliardi di euro annui sino al 2021.

Il futuro della multinazionale di Wolfburg, lo si è appreso da qualche tempo, è indirizzato sulla mobilità elettrica.

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