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Tecnicamente si chiama squeeze-out ed è, di fatto, il diritto di acquisto di una quota azionaria da parte di un'azienda nei confronti di un'altra quotata in Borsa.
Si tratta dell'operazione con cui Volkswagen ha aumentato la sua partecipazione in Audi dall'attuale 99,64 al 100 per cento. Quest'ultima continuerà a essere una società per azioni, mantenendo quindi una forma giuridica compatibile con il mercato dei capitali, e la cogestione dei dipendenti rimarrà invariata.
Contestualmente, Audi assumerà la guida per la ricerca e lo sviluppo all'interno del Gruppo e quindi assumerà la leadership tecnica sotto la guida di Markus Duesmann come nuovo Ceo.
“Stiamo mettendo insieme i nostri punti di forza - ha dichiarato il Ceo del Gruppo Volkswagen e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Audi Herbert Diess - per un posizionamento competitivo”.
Secondo il diritto societario tedesco, la delibera sullo squeeze-out dovrà essere approvata quest'anno dall'assemblea generale degli azionisti di Audi.
L'annuncio è arrivato a margine della presentazione dei risultati 2019, un anno di successo per il gruppo tedesco, il cui fatturato è cresciuto di 16,8 miliardi di euro, raggiungendo quota 252,6 miliardi, con un utile operativo ante voci straordinarie di 19,3 miliardi di euro, con le voci straordinarie negative alla tematica Diesel scese a 2,3 miliardi.