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Dopo l'inizio dei richiami in Europa a partire da febbraio, Volkswagen sarebbe intenzionata a presentare agli organi competenti un piano da 10 miliardi di dollari (8,9 miliardi di euro) per smuovere la situazione negli Usa, dove ancora non ci sono stati interventi.
L'indiscrezione, riportata da Bloomberg, ipotizza che il gruppo tedesco possa presentare il prossimo 28 giugno al giudice federale di San Francisco (che si occupa delle cause dei proprietari) il piano e la sua articolazione interna: 6,5 miliardi dovrebbero essere riservati alla riparazione, al riacquisto o alla risoluzione anticipata del leasing (con facoltà di scelta per i clienti), mentre i restanti 3,5 miliardi dovrebbero costituire i risarcimenti ad Epa (federale) e Carb (California Air Resources Board).
Il tribunale dovrebbe pronunciarsi in circa un mese, anche se sono ancora in attesa di approvazione anche le soluzioni tecniche proposte da Volkswagen precedentemente per i motori 2.0 TDI (su circa 500.000 tra Golf, Jetta e Audi A3) e per il 3.0 V6 TDI montato su Cayenne, Touareg e diversi modelli Audi.
La casa non ha commentato l'indiscrezione circolata, ma ricordiamo che aveva già ammesso di aver accantonato 6,7 miliardi da dedicare esclusivamente al caso Dieselgate.