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Volkswagen non ha cancellato definitivamente i piani per la costruzione di uno stabilimento in Turchia: a rivelarlo, come riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, è stato il responsabile della produzione e della logistica del consiglio di amministrazione di Volkswagen, Andreas Tostmann.
Il progetto di costruzione dello stabilimento, spiega Tostmann, è in «stand-by», in attesa dell'evoluzione delle operazioni militari lanciate da Ankara contro la Siria nelle ultime settimane. Il manager di Volkswagen ha aggiunto che non ci sono pressioni per arrivare in fretta ad una decisione, visto che i lavori sarebbero dovuti partire in ogni caso alla fine del 2020.
La nuova fabbrica Volkswagen in Turchia, situata a Manisa, a 40 km da Smirne, avrebbe dovuto ospitare la produzione della Passat e della Skoda Superb, alleggerendo il carico di alcuni stabilimenti europei, le cui linee sarebbero dovute essere convertite alla produzione di veicoli elettrici.
Tra le altre località prese in considerazione inizialmente da Volkswagen per la sua nuova fabbrica c'erano anche Serbia, Romania e Bulgaria. Alla notizia del fermo dei piani in Turchia, i governi dei tre paesi balcanici hanno fatto sapere di aver ripreso i dialoghi con Volkswagen, nella speranza che il gruppo si orientasse verso la loro nazione.