Volkswagen: il nuovo pianale modulare MQB

Volkswagen: il nuovo pianale modulare MQB
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La Casa di Wolfsburg ha sviluppato un nuovo pianale modulare trasversale denominato MQB, che potrà essere utilizzato su numerosi modelli del Gruppo, consentendo di contenere i costi, aumentando allo stesso tempo i contenuti tecnologici delle vetture
9 febbraio 2012

Una delle soluzioni escogitate per contenere i costi di produzione e per facilitare i processi di assemblaggio delle automobili sembra essere quella di far condividere lo stesso pianale a una serie di modelli diversi. Negli ultimi anni sempre più Case automobilistiche hanno adottato questa strategia, producendo vetture che, sebbene possano sembrare molto differenti tra loro, condividono il medesimo schema meccanico di base.

Nell’ottica di sviluppare sempre di più questa soluzione, Volkswagen ha progettato un inedito pianale modulare trasversale denominato MQB, che si propone di diventare la piattaforma più avanzata del Gruppo di Wolfsburg, dal momento che potrà essere utilizzata su tutti i modelli di maggior successo della gamma, a partire dalla Polo per arrivare alla Passat, passando anche per la Golf.

Volkswagen ha rielaborato la sua famiglia di motori a combustione e i diversi sistemi di trasmissione di cui dispone, in modo tale che si potessero adattare completamente alla nuova piattaforma comune. Inoltre il pianale MQB è stato studiato per essere compatibile con le motorizzazioni diesel, con quelle a benzina, ma anche con  i propulsori di nuova generazione alimentati con carburanti alternativi come il gas metano. In futuro però questa piattaforma sarà utilizzabile anche con i sistemi ibridi e sulle vetture 100% elettriche, purchè venga sempre rispettata la medesima posizione di montaggio dei propulsori.

Il pianale è stato concepito con una struttura suddivisa in diverse parti, alcune delle quali rimangono sempre invariate, come la distanza tra l’acceleratore e il centro della ruota anteriore, mentre altre, come il passo, la carreggiata o la dimensione delle ruote, sono in grado di assumere diverse configurazioni.

Complessivamente la nuova piattaforma MQB ha consentito all’azienda di ridurre le varianti di motore e cambio dell’88%, ma anche di ottenere una maggiore abitabilità sulle vetture che lo utilizzeranno, dal momento che la traslazione in avanti di 40 mm delle ruote anteriori (rispetto agli attuali modelli del Gruppo nel segmento delle auto compatte) ha conferito proporzioni più equilibrate e ha aumentato la possibilità di sfruttare in modo ottimale lo spazio, consentendo allo stesso tempo il miglioramento della struttura complessiva in caso di incidente.

La Casa dichiara che questo innovativo pianale ha permesso di risolvere alcuni problemi legati al peso delle vetture, tanto che la Golf di nuova generazione presenterà la medesima massa che presentava la quarta serie venduta tra il 1997 e il 2003, nonostante gli equipaggiamenti a bordo e i livelli di sicurezza siano notevolmente aumentati.

Grazie alla piattaforma modulare MQB i processi di produzione dei diversi modelli vengono sempre più integrati tra loro e grazie alla massiccia standardizzazione dei componenti, delle quote tecniche e dei processi di produzione è stato possibile ridurre sia i costi che i tempi di fabbricazione. Il nuovo pianale consentirà anche un’ottimizzazione delle linee di assemblaggio, tanto che Golf, Tiguan e Passat potranno essere costruiti sulla medesima linea di produzione.

In definitiva il contenimento dei costi reso possibile dall’innovativa piattaforma modulare MQB, permetterà di proporre sul mercato prodotti che, pur offrendo un alto contenuto tecnologico in termini di sicurezza e di equipaggiamenti,  saprà garantire anche un prezzo concorrenziale.

In virtù di questa potenzialità il Gruppo Volkswagen punta ad aumentare ulteriormente i profitti anche nei mercati emergenti, che rappresentano una concreta opportunità di crescita,  specialmente in un momento in cui la congiuntura economica è sfavorevole.

 

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