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Con la Volkswagen Golf di settima generazione, disegnata da Walter de' Silva, la Casa di Wolfsburg festeggia i 40 anni della due volumi di Wolfsburg. A oggi, in tutto il mondo, ne sono stati venduti oltre 30 milioni di
esemplari. La Golf è da sempre un punto di riferimento in fatto di progresso tecnologico.
Motore turbo, iniezione diretta, propulsione elettrica o ibrida plug-in, ma anche ABS, ESC, XDS o trazione integrale 4Motion. Regolazione automatica della distanza, funzione di frenata di emergenza City, ESC per la stabilizzazione di vettura e rimorchio o frenata anti collisione multipla. E ancora climatizzatore automatico, sistema Hi-Fi Dynaudio, touchscreen con sensore di prossimità o fari con tecnologia LED oltre alle eccellenze GTI, GTD o GTE. Tutti questi fattori hanno reso la Volkswagen Golf un'icona dell'automobilismo.
Prima serie: 1974-1983
In produzione dal 1974 al 1983, la Volkswagen Golf di prima serie venne realizzata per far fronte ad un grande periodo di crisi del Gruppo Volkswagen, alla cui ripresa contribuì il Maggiolino, che cambiò il modo di pensare in Volkswagen e che costituì da base per lo sviluppo del progetto Golf, le cui linee furono tracciate da Giorgetto Giugiaro e che registrò talmente tanti consensi da rimanere in produzione in Sudafrica fino al 2009.
Seconda serie: 1983-1992
A partire dal 1983 fu poi prodotta la seconda serie, che rimase sul mercato fino al 1992 e che fu firmata da Herbert Schafer e, esattamente come la precedente, era dotata di un propulsore a 4 cilindri con trazione anteriore, ma, a differenza della Golf I che sfruttava un cambio a 5 marce, era abbinato ad una trasmissione a quattro rapporti.
Questa variante fu poi sottoposta ad un lieve restyling nel 1988, che portò la Golf II a perdere i deflettori fissi collocati sulle portiere anteriori, oltre al lettering “Volkswagen” apposto sulla sezione di coda, mentre gli specchietti retrovisori furono rivisitati e riposizionati.
Terza serie: 1991-1997
Nel 1991 fu poi presentata la Golf III, che venne rivisitata nell'estetica e che divenne da subito una bestseller, anche grazie ad una sezione frontale che perde i gruppi ottici tondi in virtù di fari più lunghi e moderni collocati ai lati della mascherina, mentre a partire dal 1993 venne rinnovata anche la variante cabrio e fu introdotta la versione station wagon.
Tale variante della Golf fu una delle prime vetture al mondo ad impiegare il sistema start&stop, facendo segnare inoltre il debutto delle unità 1.9 TDI al di sotto del cofano della due volumi tedesca e proposte in abbinamento agli allestimenti GT e GT Special.
Quarta serie: 1997-2004
A partire dal termine del 1997 la Golf III va in pensione per lasciare posto alla quarta generazione della due volumi di Wolfsburg, che si rinnova più nella sostanza che nell'estetica e che resterà in produzione fino al 2004.
Infatti, sebbene la Golf IV abbia perso una nervatura apposta sulle fiancate e gli indicatori di direzione collocati all'interno del paraurti, della precedente Golf III mantiene i principali tratti stilistici che tanto successo avevano fatto riscontrare sul mercato.
Quinta serie: 2003-2008
La Golf si rinnova sostanzialmente anche nell'estetica a partire dal 2003 con l'arrivo della quinta generazione, che guadagna un frontale più muscoloso caratterizzato da un'ampia calandra ai cui lati si stagliano i gruppi ottici dal disegno più sfuggente.
Al di sotto del cofano pulsano molti motori proposti anche sull'Audi A3, mentre le unità diesel guadagnano l'iniettore pompa e l'offerta proposta dalla gamma si arricchisce della variante 4motion a trazione integrale, mentre la Variant propone, oltre ad una sezione posteriore rivisitata rispetto alla due volumi, anche una mascherina anteriore cromata.
La Golf V si è dimostrata inoltre rispettosa dell'ambiente, grazie alla comparsa della variante Bluemotion, al di sotto del cui cofano pulsavano il 1.4 TSI Twincharged declinato nei valori di potenza da 140 e 170 CV e il 1.9 TDI alimentato a gasolio in grado di sviluppare fino a 105 CV di potenza massima.
Con la quinta generazione compare anche una versione monovolume della Golf, ovvero la Plus, più alta di 11 cm rispetto alla due volumi: una configurazione, quest'ultima, permessa dall'adozione del pianale della Volkswagen Passat, ovvero il PQ35, che tra le altre cose sfrutta le sospensioni posteriori a 4 bracci di tipo multilink.
Sesta serie: a partire dal 2008
Il 2008 vede la quinta serie cedere il posto alla sesta, proponendo linee ancora più tese all'esterno sebbene ispirate alla generazione precedente, tanto da mutuare telaio e gran parte delle componenti dalla precedente generazione, mentre al di sotto del cofano vengono introdotti anche i propulsori dotati di tecnologia common rail.
La sezione frontale propone una calandra dai cui lati si stagliano verso l'alto i gruppi ottici anteriori, mentre al posteriore debuttano i fari dotati di tecnologia LED, mentre aperta la portiera è possibile notare un ambiente più sobrio rispetto al passato e la dotazione di sicurezza propone di serie sette airbag, l'ABS, l'ESP, il controllo di trazione e il dispositivo per la ripartizione elettronica della frenata d'emergenza.
Commercializzata inizialmente nelle versioni a 3 e a 5 porte, oltre che nella variante monovolume Plus e nelle versioni sportive GTI, GTD ed R, diviene poi anche cabriolet a partire dal 2011 debuttando in società in quest'ultima variante allo scorso Salone dell'Automobile di Ginevra.
Settima serie: presentata a Berlino nel 2012
Con 38 anni di esperienza sulle spalle e dopo più di 28 milioni di esemplari venduti nel mondo, la Casa di Wolfsburg ha presentato la Volkswagen Golf VII, una vettura curata nello stile dall’inizio alla fine da Walter de’ Silva.
La Golf di settima generazione si presenta come la naturale evoluzione del modello lanciato nel 2008, con un linguaggio stilistico che dimostra forti legami con il passato, almeno per quanto riguarda l’esterno della vettura.
Discorso totalmente diverso invece per quanto riguarda gli interni e le tecnologie di cui è dotata la nuova Golf, che introducono consistenti novità rispetto al passato. Più larga di 13 mm, più lunga di 56 e più bassa di 28, la segmento C tedesca guadagna una maggiore abitabilità interna, a tutto vantaggio dei passeggeri posteriori che ora possono avvantaggiarsi di 25 mm di spazio in più per le ginocchia.
Le nuove proporzioni della vettura non regalano solo un look più slanciato alla Golf VII, ma hanno permesso anche di migliorare il coefficiente di resistenza aerodinamica, che ora si attesta a 0,27. Tutta nuova anche la piattaforma meccanica della vettura, che ora è costituita dal moderno pianale modulare MQB, mentre rispetto al passato la Golf di nuova generazione è stata alleggerita fino a 100 Kg, a tutto vantaggio del contenimento dei consumi e delle emissioni.
Gli interni sono stati completamente ridisegnati dall’equipe di stilisti coordinati da de’ Silva e si caratterizzano in maniera particolare per la console centrale leggermente rivolta verso il guidatore e per il grande schermo del sistema di infotainment.
Sotto al cofano continuano a pulsare i collaudati motori turbo benzina TSI, ora dotati di sistema di disattivazione dei cilindri, con potenza comprese tra 60 e 150 CV e i noti turbo diesel TDI in grado di sviluppare potenze dai 90 ai 190 CV.
Volkswagen
Viale G.R. Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 865 579
https://www.volkswagen.it/it.html
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