Volkswagen Golf R Variant, per le vacanze al Nurburgring con tutta la famiglia

Ha una modalità specifica per il drifting, 320 CV di potenza e scatta da 0 a 100 Km/h in meno di 5 secondi, questo oltre ad un vano di carico da oltre 600 litri. Ecco perché è un vero peccato che la Volkswagen Golf R Variant non arrivi in Italia

7 luglio 2021

La nuova Volkswagen Golf R Variant è una delle molte vittime del superbollo. Ed è un peccato, perché a Wolfsburg hanno lavorato di fino per minimizzare le differenze con la hatchback e mantenere tutti i vantaggi della wagon. Così la Golf R Variant perde solo 0,2 secondi nello scatto da 0 a 100 Km/h (coperto in 4,9 secondi) mantenendo però inalterato il generoso spazio a bordo.

Volkswagen Golf R Variant mette in mostra le sue doti sportive, ma senza esagerare. Le intenzioni belligeranti della vettura sono testimoniate da due doppi terminali di scarico, paraurti con splitter integrato ed un diffusore posteriore. Anche se chi acquisterà la vettura con tutte le probabilità sceglierà di equipaggiarla con l’R Performance Package, che oltre a sbloccare la velocità massima fino ai 270 Km/h (rispetto ai 250 Km/h della standard) monta cerchi in lega da 19 pollici con pneumatici pensati per la guida in circuito e due modalità di guida inedite, la Nurburgring e la Drift.

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Sotto al cofano troviamo il 2.0 litri turbo a quattro cilindri montato anche sulla berlina, in grado di erogare 320 CV di potenza e 420 Nm di coppia massima. Il propulsore è abbinato ad una trazione integrale completa di torque vectoring grazie ad un cambio a doppia frizione DSG a sette rapporti, a cui si aggiunge la possibilità dell’uso in sequenziale attraverso i paddle al volante. Rispetto alle versioni più ‘civili’ la Golf R Variant monta sospensioni riviste, più rigide del 10%, ed una campanatura negativa più inclinata di un grado. Rivisto anche l’impianto frenante, ora composto da pinze freno blu che vanno a mordere dischi da 357 mm.

Esattamente come la sorella compatta, anche la Variante sfrutta il VDM (Vehicle Dynamics Manager) per gestire al meglio le prestazioni della vettura, a cominciare dalla rigidità delle sospensioni adattive e continuando con i diversi settari dello chassis e della trazione integrale. Il torque vectoring infatti lavora per premiare, a seconda dei casi, precisione e divertimento di guida: dosando la coppia sulle ruote dell’asse posteriore la vettura contiene il sottosterzo, mentre erogando tutta la spinta su di una singola ruota consente di mettere di traverso l’auto senza troppi patemi. Le differenze tra le due vetture sono, invece, da ricercare nel vano bagagli da 611 litri (1.642 abbattendo i sedili) e dal peso che di conseguenza aumenta di 79 Kg.

Gli interni della vettura restano però estremamente curati e sportivi. Ci sono sedili ben rifiniti con poggiatesta integrato in pelle e Alcantara con logo R, inserti in carbonio e rivestimenti pregiati, ma soprattutto tanta tecnologia. L’infotainment viene gestito attraverso un display da 10” (Ready 2 Discover) compatibile con Apple CarPlay Android Auto ed Amazon Alexa. In questo modo la vettura recepisce anche comandi vocali e - con i dovuti collegamenti - è possibile gestire illuminazione ed altre apparecchiature della propria casa direttamente dall’abitacolo.

Tanta, infine, la tecnologia al servizio di chi guida, con un pacchetto ADAS completissimo che culmina con il Travel Assist, la guida semi autonoma con mantenimento della distanza da chi ci precede, start & stop e mantenimento della corsia.

La nuova Volkswagen Golf R Variant è configurabile nelle colorazioni Lapiz Blue, Pure White e Deep Black Pearl Effect, ed è già in vendita in Germania, Inghilterra e Svizzera. In Italia però, molto probabilmente non la vedremo mai.