Volkswagen Golf, iniziano i richiami dopo il Dieselgate

Nella campagna di richiamo delle vetture equipaggiate con motore TDI EA 189 varata da Volkswagen, tocca adesso alla Volkswagen Golf tornare in officina per essere sottoposta alla ricalibratura del software che rimetterà in regola i livelli di emissioni del modello best seller del marchio di Wolfsburg. 

Le versioni sulle quali si interverrà per prima sono le Golf 2.0 TDI Bluemotion che, fa sapere il costruttore, sono 15.000 esemplari in tutta Europa. La Casa assicura che, come garantito dall'autorità dei trasporti tedesca, il KBA, l'aggiornamento non influenzerà negativamente i consumi né le prestazioni né la rumorosità delle vetture coinvolte nella campagna.

La scorsa settimana il ministero dei Trasporti tedesco ha rilevato irregolarità nelle emissioni nella guida reale di una ventina di modelli di diesel di numerose Case automobilistiche. Tra queste i costruttori tedeschi ad eccezione di BMW, ma anche Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Hyundai, Jaguar, Land Rover, Ford, Nissan, Chevrolet, Dacia e Renault.

Il governo tedesco ha sollecitato le case nazionali a un richiamo volontario di circa 630.000 vetture a livello europeo. La maggior parte di questi esemplari sono stati fabbricati da Daimler (247.000) e Volkswagen (293.000). Per le vetture di altri costruttori l'eventuale richiamo è affidato agli enti regolatori dei Paesi in cui sono state condotte le pratiche di omologazione.