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Herbert Diess, il CEO del gruppo Volkswagen, lancia un monito importante per la sua azienda: per poter sopravvivere ai cambiamenti radicali che sta attraversando il settore automotive, è necessaria una profonda e urgente ristrutturazione. Automotive News riporta le dichiarazioni rilasciate da Diess nel corso di una riunione interna a VW, nella quale Diess è stato piuttosto esplicito: «Il tempo dei costruttori auto tradizionali è finito».
Diess ritiene che l'attenzione maggiore debba essere riposta sulla tecnologia e sull'innovazione, punti cardini della strategia di Tesla, azienda presa ad esempio dal CEO del gruppo Volkswagen perché capace negli ultimi tempi di incrementare il valore delle proprie azioni in uno scenario che sta cambiando rapidamente. Il rischio, puntualizza Diess, è quello di fare la fine di Nokia, colosso del mondo della telefonia che non fu in grado di rispondere all'avanzata di Apple nel proprio settore.
Diess ha sottolineato come la rapidità nell'implementare cambiamenti sia fondamentale. «La vera domanda è: siamo abbastanza veloci? Se continuassimo al ritmo attuale, sarebbe molto difficile». La sfida di sviluppare da un lato soluzioni per la digitalizzazione delle vetture e dall'altro spingere sull'elettrificazione è probabilmente «la più complessa mai affrontata da Volkswagen nella sua storia», aggiunge il CEO del gruppo.
La ristrutturazione del gruppo Volkswagen passerà dall'aumento della produttivita, ma anche dal contenimento dei costi. Volkswagen taglierà gli investimenti sull'alimentazione ad idrogeno, perché la tecnologia fuel cell non sarà competitiva fino al prossimo decennio, e anche le risorse allocate a MOIA, la divisione legata ai servizi di mobilità. Questa riduzione dei costi, insieme al lavoro su nuove tecnologie, secondo Diess dovrebbe portare ad un aumento del valore di mercato del gruppo dai 91 miliardi di euro attuali a 200 miliardi di euro, puntando più sul margine di profitto che sui volumi di vendita.
Volkswagen ha decisamente virato verso l'elettrico. Secondo quanto dichiarato recentemente dal gruppo, la piattaforma MEB sarà largamente impiegata nei prossimi anni: nelle stime del gruppo, entro il 2029 saranno commercializzati 20 milioni di unità prodotte sfruttando questa architettura, distribuite tra Volkswagen, Audi, Skoda e Seat. Altri 6 milioni di vetture, invece, nasceranno dalla piattaforma PPE, sviluppata congiuntamente da Audi e Porsche per veicoli premium. Il budget allocato da VW nei prossimi cinque anni per la digitalizzazione e l'elettrificazione, quantificato in 60 miliardi di euro, è superiore del 34% rispetto al precedente.