Volkswagen, Diess a rischio licenziamento?

Volkswagen, Diess a rischio licenziamento?
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Secondo fonti tedesche, l'amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Herbert Diess, rischierebbe il licenziamento per via delle fortissime tensioni con i rappresentanti dei lavoratori
4 novembre 2021

La situazione al vertice del gruppo Volkswagen appare tutt'altro che serena. Stando a quanto riporta l'Handelsblatt, la posizione dell'amministratore delegato, Herbert Diess, si è fatta assai precaria. Il manager tedesco, infatti, rischierebbe di perdere il posto per via delle forti tensioni in atto con i rappresentanti dei lavoratori. Nel corso di una riunione informale del consiglio di sorveglianza - cui sono intervenuti anche il presidente, Hans Dieter Pötsch; il rappresentante delle famiglie Piech e Porsche, Wolfgang Porsche; e il primo ministro della Bassa Sassonia, Stephan Weil, oltre al presidente del consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo - gli animi si sarebbero scaldati parecchio. Tanto da togliere addirittura la fiducia a Diess. 

Secondo l'Handelsblatt, questa mossa non sarebbe altro che il primo passo per rimuovere Diess dall'incarico di ad, che ricopre dal 2018. La seduta di mercoledì scorso ha, stando a quanto riportato dalla testata, dimostrato chiaramente la sfiducia nei confronti del manager bavarese, che, peraltro, avrebbe inizialmente declinato l'invito a partecipare di persona a una riunione con i lavoratori per via di impegni negli USA. Ma, dopo aver appreso della sfiducia, avrebbe cancellato il viaggio per presentarsi all'incontro. Diess rischia molto, vista l'importanza dei sindacalisti nel modello di co-gestione delle aziende tedesche, la Mitbestimmung. A trainare la cordata contro Diess pensa anche Weil, il presidente della Bassa Sassonia, Land che detiene il 20% delle azioni del gruppo. 

Che la situazione sia seria, secondo quanto riporta Reuters, è dimostrato dal fatto che sarebbe stata indetta una riunione del comitato di mediazione. Composto da Pötsch, Hofmann, Weil e Cavallo, è convocato solo per questioni di vitale importanza. Quale sia l'ordine del giorno, è facile intuirlo. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è l'ipotesi, che Diess avrebbe ventilato recentementedi 30.000 esuberi tra i dipendenti tedeschi di Volkswagen nel caso in cui il processo di elettrificazione venga perfezionato con eccessiva lentezza. Dichiarazioni, queste, che avrebbero aggravato la posizione di Diess, che, nell'ultimo anno, non si è visto rinnovare il contratto da CEO e ha perso anche la carica di numero del marchio Volkswagen. 

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