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Walter De Silva, Responsabile design del Gruppo Volkswagen e Giorgetto Giugiaro, Presidente di Italdesign - azienda acquisita dal Gruppo Volkswagen - si sono pronunciati in merito a svariati argomenti riguardanti il prossimo futuro del Gruppo Volkswagen, commentando anche alcune indiscrezioni che vorrebbero quest'ultimo interessato al marchio De Tomaso, precisando che «il progetto De Tomaso è molto difficile da realizzare in termini economici e produttivi – ha dichiarato De Silva - Un progetto ambizioso che richiede una lunga sperimentazione. Quando si cerca di uscire dal consueto o si fa come l'Audi e si va su una tecnologia già sperimentata, oppure bisogna fare passi molto graduali con attenzione.»
«E' un peccato che la vicenda abbia avuto questo sviluppo - ha sottolineato Giorgetto Giugiaro - era la possibilità di garantire un numero importante di posti di lavoro.» In merito ad un possibile stabilimento del Gruppo di Wolfsburg a Torino, De Silva ha invece dichiarato: «mai dire mai. Il mondo è cambiato e non c'è niente di male a rispondere così. Nessun progetto concreto comunque.»
Secondo Giorgetto Giugiaro, è una ipotesi «molto difficile. I tedeschi hanno paura del nostro Paese perché c'è un sindacato forte e un modo di lavorare diverso. Del resto quante industrie straniere sono venute in Italia a produrre? Noi italiani siamo un po' particolari.»
De Silva ha ricordato che la Volkswagen produce già in Paesi diversi dalla Germania in Europa, ad esempio a Bruxelles, «dove il costo del lavoro non è più basso: eppure l'operazione Audi A1 fu fatta li in un momento critico. Abbiamo testato il marchio Audi in una categoria piccola, contemporaneamente producendo fuori dalla Germania. Quindi molto dipende dalla nostra volontà, ma anche dal territorio. Se ci invitassero a fare qualcosa e noi avessimo qualcosa da produrre qui, perché no? Mai dire mai.»
In merito invece alla Golf di prossima generazione, che Volkswagen presenterà a settembre al Salone dell'auto di Parigi, Walter De Silva ha anticipato che «sarà totalmente nuova. Ci sarà più abitabilità all'interno perché lo spazio è molto importante, ci sarà più presenza in strada perché siamo riusciti a farla più bassa, sarà nuova anche nel design.»
Mentre a chi chiedeva se fosse frustrante disegnare per la settima volta una Golf, De Silva ha risposto: «la frustrazione ce l'ha chi non può disegnare una Golf. Sarebbe un errore cambiarla nel DNA, ogni volta la sfida è disegnarne una migliore della precedente. Vi prometto una Golf riconoscibile, ma totalmente nuova.»
Fonte: Ansa