Volkswagen, cambia tutto: Müller (ex Porsche) nuovo AD, De Meo alla Seat

Volkswagen, cambia tutto: Müller (ex Porsche) nuovo AD, De Meo alla Seat
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La notizia è la nomina di Matthias Müller, ex numero uno Porsche, come successore di Winterkorn, nel ruolo di CEO della Volkswagen AG. In realtà però i cambiamenti sono molto più profondi e rivoluzionari, a partire dalla riorganizzazione dei marchi
25 settembre 2015

Come anticipato, questa sera il Consiglio di Sorveglianza di Volkswagen AG ha rivelato i nomi del management che verrà a chiamato a guidare i diversi marchi del Gruppo fuori da questo periodo nero. La vera notizia è la nomina di Matthias Müller, ex numero uno Porsche, come successore di Winterkorn, nel ruolo di CEO della Volkswagen AG. In realtà i cambiamenti sono molto più profondi e rivoluzionari.

Attività in Nord America raggruppate

Prima di tutto sono state riorganizzate le attività nel Nord America, da cui è partito lo scandalo diesel. I mercati di Usa, Messico e Canada vengono raggruppati in un un’unica macro-area. Dal prossimo primo novembre la responsabilità di questa regione sarà affidata a Winfried Vahland, 58 anni, ex numero uno della Skoda, che entra anche a far parte del Board Volkswagen. Al suo posto in Skoda arriverà invece Bernhard Maier 55 anni, fino ad oggi responsabile vendite e marketing di Porsche AG. Michael Horn rimane invece CEO di Volkswagen Group America.

 

L’altra grande novità emersa dall’incontro riguarda una pesante riorganizzazione dei diversi marchi della famiglia, in maniera più strutturata e organica, al fine da sfruttare al massimo le sinergie e le tecnologie del Gruppo.

Porsche insieme a Bentley e Bugatti

La grande rivoluzione riguarda i marchi di super lusso del colosso tedesco. D’ora in avanti infatti il marchio Porsche radunerà sotto allo stesso tetto Bentley e Bugatti, che condivideranno quindi in maniera sempre più stretta tecnologie, piattaforme e motorizzazioni.

 

Il marchio Audi rimane invece associato a Lamborghini e Ducati, così come rimangono invariate le strutture della Truck Holding per la costruzione di mezzi pesanti, della Power Engineering e dei Servizi Finanziari del Gruppo. I brand di volume Volkswagen, identificati dalla piattaforma modulare con motore trasversale MQB, quindi VW, Seat e Skoda saranno rappresentati ciascuno da un membro del board del Gruppo.

Cambi al vertice decisivi

Per quanto riguarda il management si registrano altre importante decisioni. Il Consiglio di Sorveglianza ha esteso il contratto di Francisco Javier Garcia Sanz, membro del board VW AG, per altri cinque anni, con responsabilità sull’approvvigionamento.

 

Christian Klingler, membro del Board con responsabilità per vendite e marketing, lascia l’azienda con effetti immediato, anche se il costruttore precisa che la decisione non è legata ai fatti più recenti. La vera notizia poi, come anticipato in apertura, è la nomina a CEO della Volkswagen di Matthias Müller, ex numero uno di Porsche, che avrà responsabilità anche sulle vendite.

De Meo alla Seat

Jürgen Stackmann, a capo della Seat, prende il posto di Christian Klingler come membro del Board Volkswagen. Al posto di Stackmann a capo del marchio spagnolo arriva l’italiano Luca De Meo, attualmente nel board Audi con responsabilità su vendite e marketing. Questi cambi al vertice entreranno in vigore dal primo ottobre. 

Una vittoria di Piech?

«Volkswagen ha di fronte una sfida senza precedenti - ha dichiarato il nuovo CEO Mueller - ma possiamo superare e supereremo questa crisi». Vw sarà all'altezza delle proprie responsabilità». Il titolo non reagisce comunque bene alle novità introdotte da Volkswagen Group e registra un altro tonfo in borsa. 

 

Intanto c’è chi già vede una vittoria di Piech dietro a questa riorganizzazione aziendale. Dato per finito all’interno del Gruppo, dopo la schiacciante vittoria di Winterkorn, il vecchio pilastro della Volkswagen, nipote di Ferdinand Porsche, riesce ad emergere nuovamente. Müller infatti è un manager da sempre vicino alla famiglia Porsche e il suo passaggio alla Volkswagen sembrerebbe sancire ancora una volta il trionfo della fazione rappresentata dal patriarca Piech.

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