Volkswagen Beetle E-Bugster

E' stata presentata al Salone di Pechino 2012 la Volkswagen Beetle E-Bugster, variante biposto - a sua volta anticipante la versione cabrio - del nuovo Maggiolino e derivata dalla variante cuopé vista a Detroit, dotata di un propulsore elettrico da  85 kW di potenza in grado di accelerare la vettura verso i 100 km/h in 10,8 secondi di tempo.

Il cuore elettrico della E-Bugster pesa 80 kg e l’energia atta ad alimentarlo viene accumulata in una batteria agli ioni di litio, i cui moduli sono disposti dietro i sedili anteriori. La capacità della batteria, pari a 28,3 kWh, promette, nel ciclo urbano, fino a 180 km di autonomia ed è dotata di una funzione di carica rapida.

Grazie al nuovo sistema di caricamento combinato  - Combined Charging System - la E-Bugster si può caricare tramite un’unica interfaccia in due modi: ricarica con corrente alternata monofase e ricarica veloce con corrente continua su colonnine elettriche (Quick charge).

Sulla E-Bugster è possibile visualizzare quanta energia viene richiesta agendo sull’acceleratore grazie a un apposito indicatore di performance. Sono inoltre presenti un indicatore di autonomia e un display su cui viene visualizzato il livello di carica della batteria, mentre l’indicatore di recupero dell’energia visualizza “l’attività” del sistema di recupero dell’energia in frenata.

Il nome Bugster deriva da un’altra concept car della famiglia Beetle: la Ragster, una vettura presentata nel gennaio 2005 a Detroit, una sorta di New  Beetle in versione speedster con ragtop piatto (tetto ripiegabile). L’idea alla base della Ragster, una vettura più larga, sportiva e con una linea del tetto più piatta, si è infatti concretizzata nell’ottobre 2011 con l’attuale Beetle, a eccezione del ragtop, mentre il nome combina le sigle: “E” che identifica le auto elettriche; Bug, il soprannome statunitense della Beetle e il termine “speedster”, che indica le due posti cabriolet.
 
La E-Bugster è alta meno di 1.400 mm, ossia circa 90 mm in meno rispetto a una normale Beetle, larga 1.838 mm (+ 30 mm), lunga 4.278 mm e presenta una sezione frontale dominata da un parabrezza piatto e largo, il cui cristallo lateralmente si spinge oltre i montanti anteriori.

La E-Bugster, dotata di fari con tecnologia LED, si differenzia dalla Beetle di serie anche per i paraurti personalizzati: a sinistra e a destra della presa d’aria centrale, i designer hanno integrato luci diurne realizzate con fasce di LED a forma di C (naturalmente speculari sul lato destro).

Sui lati della E-Bugster è possibile notare, al di sotto dei passaruota pronunciati, i cerchi in lega da 20" - derivati dai Twister da 18" della Beetle - gommati 235/35, mentre tra i parafanghi ritroviamo il tipico motivo a “V” della fiancata, uno dei segni distintivi storici della Beetle.

È inoltre possibile osservare come i designer abbiano prolungato la linea cromata della cornice inferiore dei finestrini verso il posteriore facendo sì che si snodi da un montante anteriore all’altro. Sopra questa cornice cromata si sviluppa l’hardtop della vettura, il cui raggio del tetto segue la cornice superiore dei cristalli laterali, mentre l’altezza tra il bordo inferiore cromato dei finestrini e la linea superiore del tetto è di 400 mm.

Aperta la portiera si viene invece accolti da un ambiente dominato dai sedili sportivi separati da un tunnel centrale in tinta con la carrozzeria, mentre il ricorso all’alluminio per le maniglie apriporta e gli attacchi delle cinture di sicurezza, come pure il volante, creano un senso di continuità tra esterni e interni, mentre il comando on/off non solo accende la vettura, ma da anche ad una coreografica illuminazione che invade l’abitacolo di luce bianca virante verso il blu.