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Volkswagen alza l'asticella degli investimenti per l'elettrico e per le tecnologie digitali, che toccano ora quota 60 miliardi di euro: il budget allocato per i prossimi cinque anni è maggiore del 34% rispetto al precedente. Questi dati sono stati ufficializzati dal gruppo in una nota diffusa alla stampa dopo l'ultima riunione del consiglio di sorveglianza.
Le spese annuali per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni per l'alimentazione ibrida, per la mobilità elettrica e la digitalizzazione salgono così da 8,8 a 12 miliardi di euro. «Stiamo accelerando con determinazione la trasformazione del gruppo Volkswagen e stiamo focalizzando gli investimenti sul futuro della mobilltà», ha dichiarato il presidente del Consiglio di Sorveglianza, Hans Dieter Poetsch.
Gli investimenti di Volkswagen sull'elettrico salgono del 10%, raggiungendo quota 33 miliardi di euro. Tra le novità ad emissioni zero del gruppo di Wolfsburg ci sarà anche un SUV della famiglia ID: in arrivo nel 2022, sarà basato sulla piattaforma MEB e avrà le stesse dimensioni della Tiguan.
Secondo quanto dichiarato da Volkswagen, la piattaforma MEB sarà largamente impiegata nei prossimi anni: nelle stime del gruppo, entro il 2029 saranno commercializzati 20 milioni di unità prodotte sfruttando questa architettura, distribuite tra Volkswagen, Audi, Skoda e Seat. Altri 6 milioni di vetture, invece, nasceranno dalla piattaforma PPE, sviluppata congiuntamente da Audi e Porsche per veicoli premium.
Per la fine dell'anno è invece attesa una decisione sulla nuova fabbrica di Volkswagen. Sarebbe dovuta sorgere vicino a Smirne, in Turchia, ma gli attacchi militari di Ankara contro la Siria hanno indotto Volkswagen a mettere in stand-by i piani della costruzione dello stabilimento. Tra le altre location possibili ci sono Serbia, Bulgaria, Romania e Grecia. Questo mentre la rivale di VW sull'elettrico, Tesla, ha fatto sapere che metterà piede in territorio nemico, costruendo una Gigafactory in Germania.