Volkswagen Arteon, con il restyling arriva la Shooting Brake

Il facelift della Volkswagen Arteon porta con sé l'inedita Shooting Brake e l'introduzione di una variante plug-in hybrid. Ecco nel dettaglio le novità della Arteon restyling

24 giugno 2020

Per la Volkswagen Arteon è arrivato il momento di rifarsi il look, e il restyling della berlina porta con sé una novità sostanziale: l'introduzione di una variante Shooting Brake. Non solo: la Arteon berlina e la Shooting Brake, entrambe disponibili anche nella pepata declinazione R, vanteranno anche un'opzione plug-in hybrid al momento del lancio europeo, previsto nella seconda metà dell'anno. La Arteon, introdotta nel 2017, cambia profondamente dal punto di vista estetico, a cominciare dall'adozione di inedite luci di marcia diurna a LED che attraversano tutta la calandra. Tecnologia LED che troviamo anche al posteriore, dove la firma luminosa è stata riprogettata.

Il cofano della Arteon restyling si estende fino ai passaruota; nella parte centrale, arriva a toccare il logo della casa e la calandra. I tecnici di Volkswagen hanno lavorato di fino all'aerodinamica della vettura, che presenta un Cx di 0,265. La variante Shooting Brake, caratterizzata da un andamento spiovente del padiglione, che termina con uno spoiler di generose dimensioni, presenta anche vetri allungati. La Shooting Brake vanta una capacità di carico maggiore: 583 litri contro i 563 della berlina, che diventano 1.632 (1.557 per la berlina) nel caso in cui vengano abbattuti i sedili posteriori.

Sviluppata sulla piattaforma MQB, la Arteon presenta un passo di 2,841 m: la berlina e la Shooting Brake differiscono per la lunghezza - la prima misura 4,862 m, la seconda 4,861 - mentre sono uguali la larghezza (1,868 m), l'altezza (1,427 metri) e le carreggiate (1,587 m all’avantreno e 1,577 al retrotreno). La versione sportiva, R, presenta cerchi in lega dedicati da 20", dischi freno da 457 mm con pinze freno blu e un impianto di scarico specifico, con quattro terminali trapezoidali incorporati nel diffusore.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità

1 euro al mese

Novità sostanziali anche per l'abitacolo: viene introdotto un volante con superfici tattili digitali, la cui corona, nel caso in cui sia attivo il sistema Travel Assist, con una parziale automazione della guida da 0 a 210 km/h, rileva se il conducente ha almeno una mano sul volante. Di serie è presente una strumentazione digitale, il Digital Cockpit, con display da 11,7". Sul fronte del sistema di infotainment MIB3, sono disponibili diverse versioni: Ready 2 Discover, con touchscreen da 8" e navigatore opzionale; Discover Media, da 8" con navigazione; e Discover Pro, con display da 9,2" e navigatore incluso. Sono previsti comandi vocali con linguaggio naturale.

Per quanto riguarda la gamma dei propulsori, la Arteon restyling è offerta in abbinamento a tre motori turbobenzina TSI, da 190, 280 e 320 CV e a due turbodiesel TDI da 150 e 200 CV. C'è poi la variante PHEV, il cui powertrain è costituito da un TSI benzina da 156 CV e da un'unità elettrica da 115 CV, per una potenza complessiva di 218 CV. Il motore top di gamma, il 2.0 TSI da 320 CV della versione R, è abbinato ad un cambio doppia frizione a sette marce e alla trazione integrale.