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Volkswagen ha intenzione di chiudere almeno tre fabbriche in Germania, oltre a licenziare decine di migliaia di dipendenti e a ridurre la capacità dei restanti stabilimenti nel paese in cui ha avuto inizio la sua storia. A confermarlo, come riporta Reuters, è stata la responsabile del comitato aziendale generale, Daniela Cavallo, che ha specificato che non si tratta di semplici avvertimenti, ma di un piano concreto. La manager non ha specificato quali stabilimenti saranno coinvolti, né tantomeno il numero esatto di lavoratori che rischiano il posto. Volkswagen in Germania impiega oltre 300.000 persone.
Cavallo ha spiegato che se da un lato tra i sindacati e l'azienda c'è un accordo sulla natura dei problemi che stanno affliggendo Volkswagen e buona parte del resto dei costruttori europei, dall'altro le soluzioni proposte dalle due parti sono decisamente differenti. Queste frizioni sono l'apice di tensioni crescenti tra i dipendenti di VW e il management del gruppo, messo sotto pressione da una congiuntura negativa influenzata da una serie di fattori, come i costi elevati di energia e lavoro, la concorrenza asiatica e il calo della domanda in Cina e in Europa, soprattutto sul fronte dell'elettrico.
Volkswagen sostiene che sia necessaria una profonda ristrutturazione, e che entro la fine del mese formulerà delle proposte per ridurre il costo del lavoro. Misure, queste, che saranno presentate in occasione di una nuova riunione con i sindacati. "La situazione. è seria e la responsabilità delle parti nella negoziazione è enorme - sottolinea Gunnar Kilian, membtro del consiglio di amministrazione di Volkswagen". Il CEO del marchio Volkswagen, Thomas Schäfer, ha spiegato che gli stabilimenti tedeschi del brand non garantiscono una produttività sufficiente e che i costi di alcuni di questi sono superiori del 50% rispetto agli obiettivi.
"Non guadagniamo abbastanza con le nostre vetture al momento - ha spiegato Schäfer -. Allo stesso tempo, i costi legati all'energia, alle materie prime e al personale stanno continuando a salire. Non può funzionare a lungo termine. In Volkswagen stiamo ancora svolgendo internamente tante attività che la concorrenza ha già esternalizzato ottimizzando i costi. Dobbiamo trovare rapidamentte una soluzione congiunta e sostenibile per il futuro della nostra azienda". Nella giornata di lunedì, i lavoratori di undici fabbriche tedesche del gruppo hanno incrociato le braccia.