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La notizia della Reuters ha fatto il giro del mondo in pochi minuti, ma già da alcune settimane c'era nell'aria una nuova mansione di alta responsabilità in Tesla: il CEO Elon Musk ha nominato suo vice e in pratica plenipotenziario per il settore industriale e vendite Tom Zhu, che in precedenza era Direttore Generale per Cina e Asia e il principale artefice della ripresa in grande stile della Gigafactory di Shanghai dopo il periodo del Covid vivendo, in perfetto stile Musk, letteralmente all'interno della fabbrica per due mesi.
In questa posizione Tom Zhu diventa di fatto il numero 2 di Tesla dopo Elon Musk, un provvedimento auspicato da molti e indirizzato ad alleviare il CEO di Tesla dai molti compiti intrapresi, ultimo quello di CEO di Twitter (carica dalla quale ha deciso di dimettersi "sempre che si trovi qualcuno abbastanza matto da prendere il mio posto"). Zhu non si occuperà però dei programmi di guida autonoma né di intelligenza artificiale.
In attesa di notizie ufficiali sulle nuove nomine, Tesla ha rilasciato i suoi risultati commerciali di fine anno con numeri straordinari: in un contesto di rallentamento dell'economia globale il leader delle auto elettriche ha fatto registrare un aumento delle consegne del 40% arrivando a 1.313.851 veicoli contro i 935.950 dello scorso anno. I modelli più venduti sono stati la Model 3 e Model Y (oltre 1.247.000) e 66.700 Model S e Model X.