Nel corso della presentazione nazionale della nuova Volvo C30 restyling abbiamo avuto la possibilità di scambiare alcune battute con Michele Crisci, Amministratore Delegato di Volvo Auto Italia: simpatico e disponibile, come sempre, il top-manager della Casa svedese si è detto fiducioso per il futuro e felice delle strategie di vendita Volvo, che nonostante la crisi hanno portato ad un contenimento del calo delle vendite ma soprattutto ad una crescita nei segmenti Premium.
AUTOIMMATRICOLAZIONI? NO GRAZIE
"Il mese di novembre 2009 è stato per molto positivo per Volvo in Italia: non solo per i numeri ottenuti, 1.581 immatricolazioni, ma soprattutto per via del fatto che dietro ad ognuna di queste vetture c'è un signor Mario Rossi. A differenza di molti altri costruttori, dal primo generalista al più noto dei brand premium, in Volvo abbiamo scelto di non fare più ricorso alle autoimmatricolazioni, pratica a cui anche noi abbiamo fatto ricorso negli anni passati. Siamo molto soddisfatti di questo, perchè l'aver rinunciato all'autoimmatricolazione crea meno problemi a noi, ma soprattutto alle concessionarie e di conseguenza al cliente finale."
EFFETTO POLAR
"Chiuderemo leggermente al di sotto dello scorso anno (-3,95%), nonostante le cifre positive registrate da luglio ad oggi ed un dicembre che si annuncia altrettanto positivo: non sappiamo, per gli altri costruttori, quante siano nel bilancio le auto autoimmatricolate (per Volvo sono 0, per gli altri non si sa...) di fatto nel confronto tra novembre 2008 e novembre 2009 abbiamo registrato una crescita maggiore rispetto a quella del mercato, con un balzo in avanti del 48,59% a fronte di una crescita del mercato del 31,25%. Visto e considerato l'arrivo dei nuovi modelli ed il successo delle proposte introdotte quest'anno guardiamo positivamente al futuro: giusto per fare qualche numero, dalla commercializzazione delle Polar - 24 settembre - ad oggi abbiamo venduto 4.000 Polar."
V50 DA RECORD. TERZO MERCATO PER XC60
"Un'anno di Volvo in Italia vale circa 16.000 pezzi. La V50 dall'avvento di Polar sta viaggiando ad un ritmo di 1.000 pezzi al mese, che rappresenta il record storico per questa vettura dall'inizio della sua commercializzazione ad oggi, e siamo certi che questo successo continuerà anche il prossimo anno. Un'anno di Volvo vale circa 16.000 vetture, per cui non c'è bisogno di molta immaginazione per capire l'importanza di questa operazione di marketing.
Anche con C30 siamo convinti di poter fare numeri interessanti: con l'arrivo del face-lift la vettura esce dall'ombrello Polar, ma se gli eco-inventivi verranno prorogati, grazie anche ad un nostro contributo, si potrà acquistare una C30 a partire da 16.000 euro. Un prezzo decisamente molto interessante. Un'altra vettura importantissima per noi è la XC60: ne abbiamo vendute più che in svezia (4.500 pezzi), risultando il terzo mercato di questa vettura dopo quello statunitense e quello tedesco."
PIU ATTENZIONE DALLO STATO
"Non mancheranno molte novità di prodotto il prossimo anno, per cui sono molto fiducioso per i numeri Volvo Italia in chiave 2010, anche se è molto importante per il comparto auto che vengano prorogati gli incentivi per la rottamazione, magari intervenendo sui parametri di emissione visto che in Germania gli ecoincentivi lavorano su parametri Euro4 ed Euro5 e non su quelli di emissione. ci auspicheremmo, inoltre, una maggiore attenzione da parte dello stato per quanto riguarda le partite iva: l'Italia è il peggior stato europeo per quanto concerne la detrazione iva e per quanto riguarda la quota d'ammortamento detraibile nel corso di un anno solare."
UNA PREMIUM SU DIECI SARA' UNA VOLVO?
"Volvo piano piano ha sfondato delle barriere nei segmenti premium: un mercato che vale circa 200.000 vetture. Nel 2006 eravamo sotto al 6%, nel 2007 siamo passati a 6.4%, nonostante ci aspettassimo qualcosa in più da C30, per abbattere poi la barriera del 7% nel 2008. Oggi siamo oltre l'8% di penetrazione nel segmento. Stiamo prendendo la rincorsa per fare in modo che una vettura premium su dieci vendute sia una Volvo."
ABBIAMO LAVORATO SULLE CONCESSIONARIE
"Se qualcuno mi avesse detto che avremmo ottenuto un 2009 così ci avrei messo la firma. Per ottenere questi numeri, oltre a tutto quello che ho appena detto, abbiamo lavorato molto sulle concessionarie: il nostro obiettivo primario è stato quello di ridare liquidità alle concessionarie e così abbiamo realizzato dei prodotti che potessero andare incontro alla campagna di rottamazione, generando profitto e scatenando un effetto positivo che ha portato le nostre concessionarie a risolvere molti problemi di operatività. Le media delle concessionarie parla di quasi la metà in rosso: le nostre sono al 90% in nero. Se non è un record poco ci manca."