Video Intervista. Enrico Oldrati:”Mondiale WRC Junior? Ci prepariamo… in Fabbrica!”

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Enrico Oldrati è il “rampollo” della Famiglia Oldrati e il figlio d’Arte di Diego. Impegn… iscritto al Mondiale WRC Junior con una Fiesta, il 25enne di Bergamo deve accontentarsi del solo Rally disputato: Svezia. Di Rally, allora, parliamo
14 aprile 2020

Bergamo, 13 Aprile. Pasquetta a casa. Come da un po’ di tempo a questa parte. Molto tempo in verità. Per fortuna c’è chi cerca di accorciare il purgatorio, si è organizzato attentamente di conseguenza e ha riavviato le macchine non per profitto ma per schierarsi in prima linea nella guerra contro il coronavirus. La Oldrati Holding, per esempio, di cui abbiamo parlato giusto qualche giorno fa e che è alle prese con una battaglia su scala… industriale planetaria.

Oldrati, tuttavia, non è solo il nome che si associa alla leadership nell’industria della gomma, della plastica e del silicone. Oldrati vuol dire anche Rally. Rally da generazioni, per farla breve. E infatti, quando cerco di raccogliere informazioni più dettagliate, i nomi sotto l’”ombrello” dello stesso cognome si moltiplicano. Andreucci mi racconta subito di Diego, una “bestiaccia” intrattabile su asfalto che il giovane Paolo ha “conosciuto” agli inizi di carriera. Oltre a Diego, Devid Attilio e ora Enrico. Una autentica “scuderia” in famiglia. Manca all’appello Manuel, attuale CEO di Oldrati Holding, era una vera promessa del Motocross.

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Affidato dal padre alle cure di Renato Travaglia, che è anche il suo attuale coach, Enrico è esordiente di lusso al Rally Monza Show 2017 con una Fiesta R5. Successivamente, il primo programma “serio” l’anno dopo, prima stagione-scuola al Mondiale Junior con una Fiesta R2T in compagnia di Danilo Fappani. Il premio alla stagione del “contatto” e della “promessa mantenuta” sono due vittorie di Speciale e, soprattutto, il secondo gradino del Podio di un magnifico Rally Portogallo.

Cambio di navigatore per la stagione successiva, nella quale Oldrati è impegnato con programma e obiettivi similari, di nuovo puntando al Mondiale. Con Elia de Guio, che diventa il suo Navigatore “stabile”, Enrico corre anche alcune gare extra. Così come ha preso l’abitudine di prepararsi alla stagione andando a correre nel Nord Europa prima di affrontare la neve dello Svezia, Enrico non si sottrae al percorso “di istruzione” di altre gare nazionali e dell’Europeo, San Marino, Nova Gorica, Nido dell’Aquila, Valais, Tuscan Rewind.

Stagione 2020. Doveva e deve ancora essere, nei limiti del possibile, decisiva. Probabilmente non lo sarà, si tratterà solo di un grande intermezzo “sabbatico”.

Dopo il test iniziale al Rally Serras de Fafe, la stagione è iniziata sotto il segno dello “strano”, con il debutto in Svezia in una Terra irriconoscibile, “colorata” in luogo del bianco imperante a cui si è abituati. Manca la neve, e per una volta il Rally è ridotto, compresso, arrangiato. Non male, alla fine, ma provate a pensare cosa vuol dire correre con gomme chiodate sulla terra…

Per Enrico, come per quasi tutti gli sportivi del Mondo, adesso è #iorestoacasa, è il momento della pazienza. Se ne riparla dunque a stagione inoltrata, a partire da un punto che è ancora difficile individuare.

Intanto, con Enrico, parliamo di Rally alla luce della difficile situazione attuale.

E poi via a manetta! In bocca al lupo!

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