Via libera agli incentivi auto, ma rimane lo scoglio “Click Day”

Via libera agli incentivi auto, ma rimane lo scoglio “Click Day”
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Timori per il solito accesso di massa che manderà in tilt la piattaforma ministeriale online
6 maggio 2022

Il decreto automotive Giorgetti, che prevede incentivi per l'acquisto di auto e moto non inquinanti, è stato registrato dalla Corte dei Conti. Per entrare in vigore bisogna aspettare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l'operatività della specifica piattaforma. Adempimenti - spiega il Mise - che saranno effettuato nel più breve tempo possibile. Ora gli incentivi auto 2022 dovranno affrontare però anche il fenomeno ormai noto del “Click Day”, ovvero un accesso di massa al portale dedicato che probabilmente manderà in tilt la piattaforma ministeriale online come già successo in passato. Il motivo è legato ai pre-ordini già presi dalle concessionarie, pronte a cercare di conquistare “lo sconto” per i propri clienti. Probabilmente le maggiori richieste arriveranno per la fascia 61-135 g/km, composta da modelli termici tradizionali con alimentazione benzina, gasolio e Gpl.

I contributi destinati alle vetture ricalcano la struttura in tre fasce già vista in passato e legata alla categoria di emissioni di CO2 dell'auto da incentivare. Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km, con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un'auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km (ibride plug-in), con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un'auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Infine, per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km, con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro se è contestualmente rottamata un'auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

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