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Verona - In Italia purtroppo non abbiamo più un vero salone dell’auto da quando quello di Torino ha chiuso i definitivamente i battenti nel lontano 2000. La passione per i motori però, anche nel nostro Paese, è più viva che mai. Per questo negli ultimi anni sono fioriti, un po’ dappertutto, eventi dedicati alle quattro ruote. In particolare al mondo dell’epoca, che attrae un numero sempre crescente di appassionati. Tra gli appuntamenti imperdibili c’è Verona Legend Cars, la rassegna dedicata al motorismo storico, che mette in mostra alcune delle auto più belle mai realizzate nella storia. Vere e proprie rarità, riportate alla luce per l’occasione grazie a musei e collezioni private di inestimabile valore.
Il nostro viaggio, in questa macchina del tempo vivente, parte dalla Carrozzeria Touring, una delle innumerevoli eccellenze italiane che negli anni '30 inventava il rivoluzionario metodo di costruzione “Superleggera”. Le auto fino ad allora presentavano scocche realizzate su un ossatura in legno, che poi veniva imbullonata al telaio. Gli ambiziosi ingegneri di Touring, nei loro laboratori a nord di Milano, in zona Portello, ispirandosi alla tecnologia aeronautica, svilupparono una carrozzeria in tubi di acciaio, da ricoprire con leggerissimi pannelli di carrozzeria in alluminio. Nasceva così il moderno concetto di scocca plasmata in un tutt'uno con il telaio, mentre la “pelle” d'alluminio non era altro che un rivestimento poco più che appoggiato allo scheletro. A Verona Legend Cars viene esposta la prima auto nata grazie a questa tecnologia, l’Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1937, ma anche l’ultima che ha sfruttato il brevetto originale, la Lamborghini 400 GT. Impossibile poi non notare l’Aston Martin DB4 Touring Superleggera, un’auto non solo strabiliante dal punto di vista del design, ma anche resa celebre dal film 007 Missione Goldfinger.
Per chi non fosse ancora convinto della maestria assoluta dei carrozzieri del Bel paese abbiamo l’esposizione del Museo Nicolis (lo abbiamo visitato lo scorso anno), che quest’anno propone tre pezzi unici, scaturiti dal genio italiano. Dal prototipo Maserati A6 1500 Coupé di Pininfarina, che stupì il pubblico del Salone di Ginevra 1947, fino alla Fiat 1100 E Cabriolet "Vistotal" carrozzata da Castanga, per finire alla sportivissima Fiat 1100 Sport Barchetta che partecipò alla Mille Miglia, con carrozzeria Motto del 1948. Lo stand che ancora oggi riesce a far ribollire il sangue è però senza dubbio quello delle Lancia da corsa. Dai prototipi delle gare endurance degli anni '80, come la LC1 e la LC2 con motori sovralimentati dalla potenza spaventosa, ci spostiamo sulle leggendarie Delta con livrea Martini Racing nelle versioni S4 e HF Integrale. Auto da corsa quasi imbattibili, come la Stratos con livrea Alitalia, capace di regalarci emozioni infinite con piloti del calibro di Sandro Munari e Walter Röhrl.
i mezzi pesanti Lancia che ci parlano di un’età mitica dei motori, che oggi, purtroppo, sembra così lontana. Forse troppo
Un’altro orgoglio italiano come Lamborghini torna sul tema del cinquantenario della Miura esponendo magnifici esemplari di tutti i colori, nelle varianti S ed SV, mentre i collezionisti di Jaguar hanno avuto un’idea molto originale. Nello stand vengono esposte alcune delle auto che hanno preso parte a famosi film degli anni ’50 e ’60, oltre all’immancabile E-Type di Diabolik. Un nuovo tuffo nel passato poi grazie alla presenza del Registro Storico Fiat e Abarth, che porta a Verona una 595 SS Assetto Corsa in condizioni perfette, con tanto di tetto rigido originale e una 124 da rally, perfetta per celebrare l’imminente ritorno della nuova 124, attesa nelle prossime settimane. Chiudiamo il nostro tour con i giganti del passato, i mezzi pesanti Lancia che ci parlano di un’età mitica dei motori, che oggi, purtroppo, sembra così lontana. Forse troppo.