Vecchie Tesla: sovrastimata l'autonomia, l'assistenza "ti rimbalza"

Lo stesso software era programmato per tornare a mostrare autonomie ben più ridotte quando il SOC raggiungeva il 50%. Visto che la distanza percorribile e l'ansia da ricarica sono state le principali perplessità espresse da chi si accosta alle elettriche, il ragionamento di Musk non fa una piega. Ai tempi in cui questa "inflazione" dei km era stata implementata nel software, c'erano in produzione solo la Roadster e la Model S, e non è stato possibile per i giornalisti Steve Stecklow e Norihiko Shirozu chiarire se questo trick sia presente anche sulle Model 3 e Model Y ma, come abbiamo riportato la settimana scorsa, le principali lamentele oggi non riguardano l'autonomia.

Purtroppo, e questo è il lato un po' comico della situazione, le lunghe percorrenze hanno generato grandi aspettative nei clienti che quando hanno notato i chilometri precipitare hanno pensato di avere un guasto e hanno inondato il Tesla Service di chiamate, al punto che i call center hanno dovuto mettere in piedi dei team "speciali" per rassicurare i clienti e rintuzzare le loro richieste che, quando rifiutate, possono portare ad un risparmio di 1.000 dollari per ogni chiamata.

Se Tesla è stata ottimistica sulle reali percorrenze, è in buona compagnia: secondo uno studio fatto su 21 brand automobilistici che hanno in listino delle elettriche, la media dell'autonomia reale è del 12,5% inferiore a quanto indicato, con punte del 26%. In vari casi l'autonomia indicata non è reale perché non tiene conto delle condizioni climatiche che, specie col grande freddo, possono incidere molto sulla reale percorrenza.