Variante di Valico, ci siamo quasi: percorriamola per la prima volta [video]

Uno dei punti più critici della nostra rete autostradale rimane il tratto appenninico della A1, quello che si estende, per intenderci, tra Bologna Casalecchio e Barberino. Piuttosto stretto e tortuoso, con due sole corsie per senso di marcia e pendenze non indifferenti, l'Appenino – come lo chiamano comunemente gli automobilisti - è una tratta piuttosto a rischio, dove non sono rari gli incidenti che provocano lunghe code e dove il traffico è sempre molto intenso.

Allo stesso tempo però è una tratta di importanza strategica per il collegamento tra il Nord ed il Sud del Paese, attraversata anche in un solo giorno da 89.000 veicoli, con punte di 25.000 camion e autobus. Per questo motivo già a metà degli anni '80 si delinea all'orizzonte l'idea di potenziare il tratto appenninico della A1 con una nuova autostrada, che avrebbe portato i veicoli su un percorso alternativo, alleggerendo il traffico sul ramo già esistente.

A causa dei diversi braccio di ferro parlamentari, che a seconda del colore del partito salito al governo mettevano in dubbio o favorivano la nuova opera, i lavori del faraonico progetto non partono prima del 2002. Ma solo dopo aver superato una serie pressoché infinita di ostacoli burocratici e legislativi. In questi ultimi dieci anni inoltre la realizzazione è stata oggetto in diverse occasioni delle attenzioni della magistratura, in particolare sugli effetti che gli scavi hanno causato sull'assetto idro-gelologico delle zone coinvolte.

Nonostante tutto sembra però che il momento dell'inaugurazione si stia realmente avvicinando. Pochi giorni fa il Presidente del Consiglio Renzi si è presentato in pompa magna alla cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della Variante di Valico, tra Bologna e Firenze, dove si è fatto orgogliosamente fotografare insieme a tecnici e operai con tanto di caschetto e giubbottino fluorescente.

Intanto la Società Autostrade ha annunciato che i lavori saranno terminati completamente entro il 2015. Nel frattempo però possiamo per la prima volta attraversare l'intera tratta grazie ad un video realizzato da Autostrade per l'Italia, che fa capire in maniera netta le proporzioni di questa enorme opera e tutte le complessità legate ad un ambiente prevalentemente montuoso. Un'ultima nota infine riguardo ai costi. Secondo Autostrade fino allo scorso settembre 2013 si sono spesi 3,9 miliardi di euro, cifra necessaria per costruire i 41 km previsti dal percorso.

Le tre macro tratte della Variante di Valico

Bologna Casalecchio – Sasso Marconi

L'ampliamento da due a tre corsie più la corsia di emergenza del tratto Casalecchio - Sasso Marconi (4,1 km a monte della Variante di Valico) è stato completato nel dicembre 2009, circa 3 anni dopo l'avvio dei lavori.

Sasso Marconi – La Quercia
L'intervento, avviato nel 2002, è stato completato nel giugno 2007 con l'apertura al traffico dell'intera tratta. I lavori hanno permesso l'ampliamento a 3 corsie dell'autostrada attuale per circa 20 km, con numerose modifiche di tracciato in variante ed il rifacimento dello svincolo di Sasso Marconi.

La Quercia - Barberino
Gli interventi sui circa 43 km si sono articolati in tre fasi. Realizzazione, per 37 km, di una nuova autostrada (Variante), in aggiunta a quella attuale, tra La Quercia e Aglio. Gli utenti potranno così scegliere se percorrere la nuova autostrada o quella esistente; Realizzazione di una nuova tratta autostradale a 3 corsie dedicata al traffico in direzione Sud nella tratta tra Aglio e Barberino. L'autostrada esistente, con 4 corsie di marcia, sarà riservata al traffico in direzione nord. Realizzazione di 2 nuovi svincoli (Badia e Poggiolino) e rifacimento degli svincoli di Barberino, i cui lavori si sono completati nel maggio 2007, e di Rioveggio.

Il percorso della Variante di Valico