Usato garantito anche per conto di un privato

Usato garantito anche per conto di un privato
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Per la Corte Europea il commerciante di veicoli usati deve offrire la garanzia di conformità anche se opera per conto di un privato
24 gennaio 2017

Con una sentenza emessa lo scorso novembre, la Corte di giustizia Europea ha stabilito che nell’ambito delle vendite di auto usate il commerciante assume la veste di professionista e quindi deve prestare la garanzia di conformità anche quanto vende un bene non di sua proprietà ma di un privato, a prescindere dalla circostanza che per la sua attività abbia ricevuto un compenso.

Nel suo giudizio, la Corte si è riferita alla direttiva 1999/44/Ce relativa alla vendita dei beni di consumo, che stabilisce che il commerciante professionista che vende a un consumatore privato deve sempre prestare la garanzia di conformità sui beni di consumo ceduti.

La definizione di professionista (per l’Italia contenuta nell’art. 128 del Codice del Consumo) prevede che sia tale ogni persona fisica o giuridica, pubblica o privata che, nell’esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale, utilizza i contratti di vendita di tali beni.

La Corte UE ha quindi stabilito nella vendita di auto usate e relativa garanzia la qualifica di venditore professionista va attribuita anche al professionista che agisce per conto di un privato senza dichiarare che il proprietario del bene venduto è un privato

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In determinate circostanze l’acquirente può ritenere che l’acquisto sia avvenuto da un professionista anche quando in realtà il bene appartiene a un privato, come avviene nella circostanza dei veicoli affidati in conto vendita.

Nel caso esaminato dai giudici europei, nell’aprile 2012 un privato acquistava in Belgio da un’autofficina una vettura usata per 4.000 euro, senza rilascio di ricevuta di garanzia da parte del venditore. Guastatosi il motore dopo solo dopo quattro mesi, l’acquirente si rivolgeva all’officina venditrice e al momento della riconsegna della vettura riparata, veniva informato che la vendita non era soggetta alla garanzia legale di conformità in quanto effettuata per conto di un privato e pertanto doveva accollarsi tutto il costo della riparazione, pari ad ulteriori 4.000 euro.

Di fronte al rifiuto di saldare da parte dell’acquirente, l’officina si rivolgeva al tribunale di primo grado che le dava ragione; ma nel ricorso d’appello, con cui il cliente chiedeva la risoluzione del contratto di vendita con restituzione del prezzo pagato e un risarcimento di 2.000 euro più spese, i giudici sospendevano il procedimento e rimettevano alla Corte Europea il quesito sulla possibilità di configurare l’officina come venditore professionista.

Con la sentenza, la Corte UE ha quindi stabilito nella vendita di auto usate e relativa garanzia la qualifica di venditore professionista va attribuita anche al professionista che agisce per conto di un privato senza dichiarare che il proprietario del bene venduto è un privato.

La Corte ha inoltre sottolineato che la verifica di detta circostanza spetta al giudice nazionale, a prescindere dal fatto che l’intermediario professionista sia stato o meno retribuito per il suo incarico.

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