Usato: cresce la domanda dei privati

Usato: cresce la domanda dei privati
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Grazie alle vetture “KM 0” ed a quelle del noleggio, sempre più privati si orientano all’acquisto di auto usate
28 giugno 2018

Acquistare una vettura “usata“ è sempre più conveniente, soprattutto per chi compra: e sempre più spesso, la dinamica “da privato a privato“ viene sopravanzata da quella “da operatore a privato“, considerata la sempre più massiccia immissione sul mercato di modelli a KM 0 oppure dismessi dal canale del noleggio, comunque sempre di buon livello.

Il Centro Studi dell’Unrae, l’Associazione che riunisce le Case straniere operanti nel nostro Paese, ha approfondito le dinamiche delle vendite di auto usate nel 2017 e primo trimestre 2018, soprattutto in riferimento ai diversi canali di provenienza (privati, concessionarie, noleggio a breve e lungo termine, autoimmatricolazioni).

Cambi di proprietà e minivolture

Nel 2017 si è registrata una buona crescita del mercato dell’usato, caratterizzato anche dalla maggiore disponibilità di vetture a KM 0: con 5.306.589 trasferimenti di proprietà complessivi, l’incremento è del 6,4% sul 2016.

In particolare, i trasferimenti netti, con 2.885.351 unità, hanno segnato una crescita del 4,9% sull’anno precedente, mentre le minivolture (vale a dire i trasferimenti temporanei agli operatori in attesa della rivendita al cliente) hanno mostrato una dinamica di incremento più robusta: con 2.421.238 unità, l’aumento è stato dell’8,3%.

La dinamica di crescita continua anche nell’anno in corso, anche se a ritmi meno forti: nel primo trimestre c’è stata una crescita dei trasferimenti netti del 2,2% a fronte di un incremento del 4,3% delle minivolture, che portano i passaggi di proprietà complessivi a sfiorare 1.422.000 unità (+3,1%).

In questo caso si parla di passaggi e non di vetture usate in quanto alcune vetture sono state oggetto di transazione più di una volta nel periodo in esame.

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Quanto vale il mercato dell’usato?

I quasi tre milioni di trasferimenti netti hanno generato nel 2017 un fatturato di 19,7 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto ai 17,5 dell’anno 2016. L’incremento è più alto di quello dei volumi trasferiti (+4,9%) a causa dell’aumento del prezzo medio delle vetture oggetto di transazione, che in media si colloca di poco al di sotto dei 7.000 euro.

Nel primo trimestre del 2018, il giro d’affari è stato di 5,5 miliardi di euro, che corrisponde al +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il valore delle transazioni generò un fatturato di 5 miliardi.

Dall’operatore ai privati: si compra così

I trasferimenti per tipologia di contraente mostrano l’evidente aumento delle vendite di auto usate da società (principalmente Reti di vendita) a clienti privati: lo scorso anno si è chiuso, infatti, con una quota di tali passaggi realizzati del 40,7% (+1,9%) che nel primo trimestre 2018 è salita al 42,2% (+2,4%), mentre si confermano stabili i passaggi da ditte individuali a privati (12,9%).

La crescita di rappresentatività degli operatori di settore deriva dalla sempre maggiore disponibilità di vetture usate a KM 0 e di quelle che escono dal parco delle società di noleggio.

Rimane superiore al 40% la quota dei passaggi che si avvengono fra privati che quindi nel primo trimestre di questo anno scendono al secondo posto nel ranking fra i canali per l’acquisto della propria auto usata.

Un fattore importante in tale scelta risiede anche nell’affidabilità e serietà delle reti ufficiali o degli operatori di settore rispetto ad un venditore privato, che può presentare incognite superiori.

Usato sempre più giovane

L’anzianità media delle vetture trasferite è rimasta stabile nel 2017, valutata intorno ai 9 anni (8,9 per l’esattezza), mentre la scomposizione per fascia di anzianità rivela un forte incremento di quelle più “fresche” (vetture immatricolate nello stesso anno o con età da 1 a 2 anni), derivante dal sostanzioso volume di autoimmatricolazioni che hanno caratterizzato lo scorso anno e che continua ancor oggi: quelle con solo 1 o 2 anni di anzianità, infatti, hanno raggiunto nel primo trimestre 2018 il 18,2% del totale trasferimenti.

Parallelamente, per effetto mix, si riduce sensibilmente la quota delle vetture trasferite con 5 fino a 10 anni di età, mentre crescono i trasferimenti di vetture più anziane con oltre 10 anni, che rappresentano intorno al 40% del totale.

I canali di provenienza dell’usato

Il noleggio è una fonte importante di vetture che alimentano il mercato dell’usato: in particolare, fotografando le dinamiche del noleggio a lungo termine, le vetture uscite da tale parco nel primo trimestre 2018 sono state acquistate da privati per un 7%, esportate per quasi l’11% e circa il 79% è andato a dealer e rivenditori.

Oltre il 40% di queste ultime, analizzando il secondo passaggio, ad oggi è ancora nel parco di tali operatori; il 20,5% ha trovato destinazione presso altri operatori di settore e circa un terzo è stato acquistato da clienti privati, segno della sempre maggiore penetrazione e appeal di tali vetture fra la clientela privata.

Le vetture uscite dal parco del noleggio a breve termine, invece, nel primo trimestre sono andate a società per un 29,3% ed esportate il 4%, mentre circa il 65% è tornato alle Case sotto forma di buy back o venduto ai dealer.

Ad oggi, la metà risulta ancora nel parco di tali operatori; il 13,1% è stato acquistato da clienti privati ed il 31,5% ha trovato destinazione presso altri operatori di settore.

Come ben sappiamo, le vetture a KM 0 (già immatricolate dalle Case o reti di vendita) sono un bacino importante che sostiene il mercato dell’usato, anche se sono più equiparabili a vetture nuove: per tale motivo, molti clienti del nuovo oggi cercano un’opportunità di sconto maggiore orientandosi per l’acquisto su questo tipo di vetture.

Secondo gli ultimi dati aggiornati, infatti, le oltre 357.000 autoimmatricolazioni registrate lo scorso anno sono destinate ad un’utenza privata per oltre il 57%, il 36,3% è entrato nella disponibilità di altri operatori, mentre un 18,6% è ancora da destinare e presente nel parco dell’intestatario della prima immatricolazione.

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