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La nuova proposta di legge dell'amministrazione Obama, che raddoppia o quasi gli attuali standard sull'economia dei carburanti, potrebbe far crescere il listino dei nuovi veicoli di 5.000 dollari, pari a circa 3.900 Euro.
La proposta che punta ad elevare a 23,1 Km/litro lo standard sul risparmio di carburante, a partire dai modelli del 2025, costringerebbe le case automobilistiche - a quanto sostiene Don Chalmers, Presidente per le Relazioni della Commissione Governativa NADA - ad adottare costose tecnologie per il risparmio energetico che in futuro porterebbero fuori mercato per diversi acquirenti il listino delle auto nuove.
L'Associazione dei Commercianti di Categoria NADA, rappresenta 16.000 nuovi veicoli e 32.500 rivenditori che operano in franchising. Uno studio NADA che uscirà il mese prossimo, dimostrerà che i costi per gli associati, con la proposta di elevare gli standard sul risparmio di carburante, supererà le proiezioni del Governo di oltre il 60%.
Ciò significa che i consumatori dovranno pagare una media di 5.000 dollari in più per un modello del 2025, ha precisato Chalmers parlando ad un'audizione pubblica sul tema degli standard proposti.
La proposta ha ricevuto l'appoggio di 13 grandi Case automobilistiche, del sindacato dei metalmeccanici UAW e di diversi gruppi ambientalisti, tra cui la National Wildlife Federation e il Sierra Club.
Volkswagen e Daimler si sono invece opposti, perché la proposta non offre alcun incentivo per le auto nuove alimentate a diesel. Gli analisti statunitensi stimano che con i nuovi standard relativi al periodo 2017-25, occorrerà anticipare circa 2.000 dollari in più per ogni veicolo, importo che i compratori potranno recuperare nel lungo periodo per i costi più bassi della benzina.
Secondo Chalmers le previsioni del Governo sono sottostimate e non tengono conto dei prezzi reali applicati nelle showroom dei concessionari. All'aumento di 5.000 dollari previsto dalla NADA, ha commentato Chalmers, potrebbero aggiungersi al canone dell'auto da 60 a 70 dollari mensili, secondo gli accordi dell'acquirente per il contratto di finanziamento.
Molti altri, durante l'udienza pubblica, hanno espresso il loro sostegno alle norme, ritenendo che la proposta avrebbe aiutato gli acquirenti di auto a risparmiare denaro, a ridurre le emissioni e la dipendenza del Paese dal petrolio straniero. Anche General Motors, Ford e Chrysler si sono espresse a sostegno della proposta.
Bob King, Presidente del sindacato UAW, ritiene che le norme proposte renderebbero le auto più costose e costringerebbero l'industria ad effettuare vendite "non corrette".
«Dovrebbero considerare tutti i fatti» ha aggiunto, citando i dati pubblicati lo scorso anno dall'EPA e precisando che la proposta potrebbe far risparmiare ai consumatori circa 4.000 dollari in tutto il ciclo di vita del veicolo, compreso il costo iniziale di acquisto più elevato.
Larry Schweiger, Presidente della National Wildlife Federation, non si aspettava un'opposizione così forte alle norme proposte. «Qualunque passo indietro decidessimo di fare - ha dichiarato - sembrerebbe molto debole e, francamente, vulnerabile alle critiche.»
Mitch Bainwol, Presidente della Alliance of Automobile Manufacturers, ha dichiarato che saranno le abitudini di acquisto dei consumatori a provare se l'industria può realisticamente raggiungere gli standard proposti.
L'Alleanza è un Gruppo commerciale del settore che rappresenta 12 produttori di auto, tra cui i tre big di Detroit. Mentre molti dei membri del Gruppo hanno sostenuto la proposta, Bainwol ha sottolineato la necessità di una revisione "rigorosa" a medio termine che valuti se le norme si adattano all'andamento dei costi del carburante, ai progressi tecnologici nel settore e alle decisioni di acquisto del consumatore. «Guardando al futuro - ha puntualizzato Bainwol - le maggiori incognite saranno i modelli d'acquisto dei consumatori.»
Fonte: Ansa