Uruguay: un patentino per i “lavavetro” ai semafori

Uruguay: un patentino per i “lavavetro” ai semafori
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Le autorità di Montevideo stanno predisponendo un piano che prevede di attribuire un patentino ai “lavavetro” e ai parcheggiatori abusivi, per cercare di regolarizzare una situazione spesso fuori controllo
22 agosto 2012

A chiunque sarà certamente capitato di incontrare al semaforo una persona che per necessità si presta a pulire i vetri delle auto incolonnate in attesa che scatti il semaforo verde. Tutte le città del mondo infatti, specialmente quelle più grandi e affollate, generano sacche di povertà che obbligano le fasce della popolazione più deboli ad ingegnarsi per cercare di racimolare qualche soldo necessario per garantirsi almeno la sopravvivenza.

È sicuramente il caso di una metropoli come Montevideo, capitale dell’Uruguay, dove le strade sono spesso affollate dai “lavavetro” e da altri abusivi che cercano di rendersi utili per esempio come parcheggiatori. Per fronteggiare questa situazione, le autorità della città stanno predisponendo un piano che prevede non solo di attribuire un patentino ai “lavavetro”, ma anche di stabilire un prezzo fisso per la loro prestazione ai semafori.

Questa omologazione di un’attività fino a questo momento consdierata illegale comporterà il pagamento volontario da parte degli automobilisti di 20 pesos (pari a circa 0,75 euro) ai "puliscivetro" e ai parcheggiatori in possesso del patentino. L'iniziativa ha il sostegno dei partiti politici che compongono il Governo regionale di Montevideo e dell'Associazione dei Parcheggiatori.

L'idea è di cercare di regolazzare una situazione complessa - ha detto il Consigliere Federale Edison Cocoon, autore del progetto - a causa della proliferazione a Montevideo di abusivi che a volte mettono in difficoltà gli automobilisti con la scusa di prendersi cura dei veicoli.

Attualmente nella Capitale, dove vive la metà dei 3,3 milioni di abitanti del Paese, si sono già registrati 800 abusivi, ma almeno altri 2.000 svolgono l'attività senza autorizzazione o qualsiasi tipo di controllo. Per ottenere dalla municipalità di Montevideo il permesso denominato "flanelinha", una qualifica che comprende, di fatto, anche l'attività di venditore di fazzoletti di carta e altri oggetti ai semafori, gli aspiranti “pulisci vetro” devono presentare un certificato medico, un certificato di buona condotta e uno di residenza.

Controlli effettuati di recente a Montevideo hanno dimostrato che ci sono molti eccessi nel parcheggio di veicoli e alcuni "abusivi" chiedono dai 50 ai 100 pesos (da 1,9 a 3,8 euro) per custodire le auto, una cifra molto elevata in rapporto al reddito medio locale.

Fonte: Ansa

 

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