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«Il Governo – afferma Massimo Nordio, Presidente UNRAE l'Associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere – continua a sostenere settori specifici. Tra i più importanti emerge il sostegno per le ristrutturazioni edilizie, pertanto: se la casa è un bene primario e la mobilità privata lo è altrettanto, per quale motivo questa non dovrebbe essere presa in considerazione?».
Rivolgendosi poi direttamente alle famiglie italiane, Nordio aggiunge: «E’ la prima volta che un’Associazione di Produttori di beni durevoli si rivolge direttamente a voi per scopi diversi dalla pubblicità, per chiedere di aiutarci ad aiutarvi e di far sentire la vostra voce per far valere, insieme ai diritti fondamentali, anche il diritto ad una mobilità sicura e rispettosa dell’ambiente, in un rinnovato quadro di sostenibilità economica».
La proposta UNRAE
UNRAE chiede una riduzione dell’onerosità della mobilità individuale, attraverso una formula di detraibilità dei costi connessi all’acquisto dell’auto. Il Piano prevede:
1) detraibilità 10% del costo di acquisto fino ad un massimo di 2.000 € in 4 anni
2) acquisto di un’auto nuova con emissioni fino a 120 g/Km di CO2
3) contestuale rottamazione di un’auto Euro 0, 1 o 2.
Interessante la sostenibilità economica dell’operazione: per le casse dello Stato infatti l’UNRAE sostiene che a fronte di un impegno iniziale di 64 milioni di euro, si recupera man mano un maggior gettito IVA capace di generare un flusso positivo di 22 milioni di euro in 4 anni.
Auto nuove per aumentare la sicurezza e rispettare l'ambiente
Un più accelerato ricambio del parco delle famiglie aiuterebbe a ridurre l’incidentalità e la mortalità, che statisticamente è più alta nelle auto con maggiore anzianità (oltre 10 anni), oltre a incidere positivamente sull’impatto ambientale.
I calcoli dell’UNRAE prospettano nel periodo 2015-2018, una riduzione del costo sociale dell’incidentalità pari ad oltre 77 mln di Euro, a seguito dell’attuazione del piano proposto.
Benefici importanti anche per la filiera automotive dove UNRAE calcola di recuperare circa 1.000 addetti nei soli settori della distribuzione e dell’assistenza autorizzata dei veicoli.
E l'usato?
Molto positivo poi lo sviluppo previsto dal piano che tiene molto in considerazione il dato che caratterizza nel 2014 le scelta di acquisto delle famiglie italiane: 2,6 auto usate vendute ogni 1 auto nuova.
«Abbiamo pensato – spiega ad Automoto.it Romano Valente, Direttore Generale UNRAE - ad un piano a 360° che passi per l’usato e perché no per i costi di manutenzione dei veicoli. Però di fronte a livelli di investimento che avrebbero certamente creato maggiori problemi alla Ragioneria dello Stato, abbiamo scelto di concentrare la prima fase sul rinnovo del parco attraverso la sostituzione con il nuovo. Poi, una volta attivata la spirale positiva delle maggiori entrate per lo Stato, perché no, reinvestire sugli altri settori».