UNRAE: in Europa l'Auto cala del 6,3% nei primi 6 mesi

UNRAE: in Europa l'Auto cala del 6,3% nei primi 6 mesi
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La situazione del mercato dell'Auto in Europa rispecchia quella economica, chiudendo i primi sei mesi del 2012 con un calo del 6,3%, pari a circa 500.000 immatricolazioni
17 luglio 2012

Nella zona EU27 + Efta nei primi 6 mesi dell’anno, 15 Paesi, in rappresentanza di circa il 53% della domanda europea, con Germania ed UK, “performano” meglio dello scorso anno; tre vanno comunque meglio della media europea, i restanti 11, espressione prevalentemente delle economie in sofferenza, tra cui Italia, Francia e Spagna, mantengono depressa l’auto in Europa.

In questo contesto, Grecia e Portogallo perdono quasi la metà dei volumi dello scorso anno, tanto da essere superati dalla piccola Irlanda che, nonostante le proprie difficoltà economiche, vende il doppio della Grecia. Questo il quadro delineato dai risultati del mercato europeo, diffusi oggi dall’ACEA, che indicano per giugno una flessione dell’1,7% e 1.254.052 immatricolazioni, tali da portare il primo semestre dell’anno a 6.896.348 auto vendute, in flessione del 6,3% rispetto ad un anno fa.

«La Germania sfrutta il proprio positivo momento economico – afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE - e l’auto ne beneficia; in particolare, confrontando i comportamenti degli automobilisti, non si nota la disaffezione dei giovani verso l’auto, che invece è netta in Italia e anche la vendita e lettura delle più importanti testate giornalistiche specializzate resta alta. In Inghilterra, l’introduzione di nuovi modelli sul mercato sembra portare i suoi benefici alla domanda di auto nuove, soprattutto nel target “privati” ed in Francia, si parla già concretamente di interventi di sostegno a pochi giorni dall’insediamento del nuovo Governo. Una reattività che dovrebbe farci arrivare un messaggio molto chiaro: da un aiuto all’auto, ne deriva certamente un aiuto all’economia.»

Germania – in giugno le auto immatricolate tornano in crescita

Nel mese di giugno, la Germania ha visto il proprio mercato nuovamente in crescita (+2,9%), dopo il calo che si era verificato in maggio, chiudendo il mese con 296.722 vetture targate e consentendo alle vendite di entrare nella seconda parte dell’anno in leggera crescita (+0,7%), con 1.634.401 immatricolazioni complessive.

Ciò sta ad indicare come il mercato sia sostanzialmente tornato alla normalità, grazie alla solidità dell’economia tedesca, dopo l’elevata volatilità legata alla stretta creditizia ed in seguito al periodo di incentivazione che aveva generato un’anticipazione degli acquisti. Sul fronte delle alimentazioni il diesel continua la sua crescita: +5% nei 6 mesi e 780.000 unità, con una quota pari al 48%.

Mentre dall’analisi dei segmenti emerge il forte progresso dei fuoristrada (+30% nel semestre), con 230.000 immatricolazioni, diventando il 3° segmento più rappresentativo del mercato. Rimane il pericolo che la domanda tedesca possa essere contagiata negativamente dalle vicende dell’Area euro, anche se la Global Insight ritiene che nel secondo semestre si registrerà una leggera flessione, tale da portare il totale anno in calo dell’1% a 3.130.000 unità.

Gran Bretagna – Il mercato cresce per il 4° mese consecutivo

Le famiglie, anche in giugno, hanno determinato i positivi risultati del mercato, che complessivamente ha archiviato 189.514 autovetture e una crescita del 3,5%. Il 1° semestre si porta così a 1.057.680 unità, in aumento del 2,7%. Gli acquisti dei privati, infatti, sono cresciuti del 9,8% in giugno e dell’8,7% nel semestre, mentre in gennaio-giugno le flotte sono rimaste stabili, a fronte di una decisa flessione delle società (-17,5%). Secondo la SMMT (l’Associazione dei Costruttori), nonostante le preoccupazioni legate all’andamento dell’economia interna ed europea, i consumatori
stanno rispondendo positivamente allo sviluppo di nuovi modelli, più efficienti e tecnologicamente avanzati, sfruttando le offerte commerciali di Case e Concessionari.

Come conseguenza, si è ridotto il livello di emissioni di CO2, passato dai 138 g/km del 2011 ai 134,1 dei primi 6 mesi 2012. La SMMT conferma la stima di 1.950.000 immatricolazioni a fine anno, in leggero attivo rispetto al 2011 (+0,4%), e un’ulteriore crescita del 2,6% nel 2013 a 1.999.000 unità. Francia – Il semestre in calo a doppia cifra, mercato sotto pressione per tutto il 2012.

Francia – Il semestre in calo a doppia cifra, mercato sotto pressione per tutto il 2012

L’automobile in Francia continua a flettere, archiviando un primo semestre in forte calo del 14,4% e 1.048.982 vetture immatricolate, nonostante il solo giugno abbia limitato la riduzione ad uno 0,6%. I risultati del semestre scontano anche un effetto confronto con un periodo che risentiva ancora dell’influenza degli incentivi e indicano un mix delle immatricolazioni per canale che vede i privati in flessione al 55,5% di quota, le società al 32% e i noleggi al 12,5%.

Sul fronte dei segmenti, i cali più forti si registrano su quelli di ingresso, mentre recuperano rappresentatività tutti gli altri. Cresce il peso del diesel, che si attesta al 74% e delle vetture con motorizzazione elettrica ed ibrida, che raddoppiano la loro quota, portandosi nel complesso all’1,2% del totale, mentre la benzina si ferma al 24,7%.

Secondo gli operatori il mercato francese rimarrà sotto pressione per tutto il 2012, appesantito dalla difficile situazione congiunturale. La Global Insight mantiene, pertanto, ferma la propria previsione di un mercato 2012 a 1.960.000 immatricolazioni (-11%), con aspettative di stagnazione nel 2013 ed una ripresa dal 2014. Qualche speranza di recupero potrebbe derivare dall’annuncio fatto in questi giorni dall’Eliseo, che prevede un piano per risanare il mercato, da varare entro un mese.

Spagna – famiglie al record negativo: 24 mesi di flessioni consecutive

Con 406.070 vetture immatricolate, il mercato spagnolo chiude il primo semestre dell’anno con una flessione dell’8,2% e un livello che riporta indietro di circa 20 anni, all’anno 1993. Nel solo giugno la flessione è stata del 12,1% a 73.258 vetture targate. Gli acquisti delle famiglie, in particolare, segnano un record negativo con 2 anni di flessioni consecutive: in calo in giugno del 14% e del 10,6% nei 6 mesi, ad appena 171.315 unità.

Questo sta ad indicare che solo poco più del 40% delle vendite totali è stato immatricolato a privati e, quindi, realizzato dalle Concessionarie (rispetto al 60% di rappresentatività media). Gli operatori stimano, inoltre, che - con questo trend – entro fine anno chiuderà un quarto della rete di vendita. Anche le società flettono nel 1° semestre dell’11,5% con 123.000 immatricolazioni totali, mentre il noleggio si mantiene stabile rispetto ad un anno fa, a 111.751 vendite.

Entrambe le Associazioni (ANFAC e ANIACAM) reclamano con urgenza un programma di sostegno al settore, con benefici per il rinnovo del parco (si stimano 100.000 immatricolazioni aggiuntive), per l’ambiente, la sicurezza e le entrate dello Stato. Concordano, inoltre, con una previsione a fine anno di 740/750.000 immatricolazioni (tra il 7 e l’8% di calo). Inoltre, bisognerà anche considerare l’impatto negativo delle recenti misure anticrisi annunciate dal Governo spagnolo, con un incremento dell’IVA di 3 punti, che la porta al 21%.
 

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