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Si chiama Pink Shuttle il primo servizio di trasporto che permette più mobilità alle donne di Kabul, in un paese dove la parola pace non viene pronunciata da troppo tempo e i cui abitanti sono ancora minacciati dal ritorno del fondamentalismo talebano.
Quello che da noi appare scontato, in altri contesti è una grande conquista, un importante passaggio verso l’indipendenza, in questo caso per le donne: grazie a Nove Onlus, una ONG romana, si apre così una nuova speranza per l’emancipazione femminile in Afghanistan.
Dopo anni di impegno sul territorio, l’associazione ha lanciato un progetto per trasformare la limitazione della libertà delle donne in un’opportunità accettata dalla cultura locale: Pink Shuttle, servizio di trasporto tutto al femminile, vede alla guida di minivan Toyota Hiace solo donne, che trasportano solo donne.
Il progetto, possibile grazie al finanziamento di OTB Foundation e USAid, supporta la libertà di movimento delle tantissime donne afghane che, a causa di pesanti retaggi culturali non hanno altra possibilità di raggiungere autonomamente i luoghi di lavoro o di studio o di accedere a servizi di base.
Il progetto segue un’altra iniziativa di Nove Onlus, la scuola guida femminile, che in tre anni ha permesso a quasi duecento donne di prendere gratuitamente la patente a Kabul, dove nei diciotto anni trascorsi dalla caduta del regime talebano a oggi sono state solo 3.000 a potersi sedere al volante di un’auto dopo aver conseguito il titolo di guida; i corsi di guida riprenderanno nel 2020 grazie al finanziamento di Tavola Valdese e The Nando and Elsa Peretti Foundation.
Avviata a maggio di quest’anno, la “fase pilota“ del Pink Shuttle durerà fino al prossimo marzo e prevede circa 100 utenti regolari del servizio: l’Associazione sta elaborando un piano di gestione per il graduale raggiungimento della sostenibilità e l'allargamento dell'offerta di mobilità in altri contesti, oltre Kabul.
L’obiettivo è convertire il Pink Shuttle, al momento attività interamente in mano all’organizzazione no profit in un vero servizio commerciale, gestito direttamente da donne afghane.
Per approfondire la conoscenza del progetto e per conoscere le attività di Nove Onlus: www.noveonlus.org