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Ogni tanto qualche notizia che parla di riduzione costi anche per il mondo auto, o meglio per gli automobilisti, la si trova anche in Italia. È di oggi la conferma che potremo in un futuro prossimo salutare lo storico libretto di circolazione e il certificato di proprietà, come li conosciamo oggi, risparmiando qualche decina di euro nelle immatricolazioni e nei trapassi grazie a un nuovo documento unico.
I ministeri coinvolti sono a quanto pare prossimi a prendere la decisione, anche se come ben sappiamo a monte i conti devono alla fine quadrare e quanto non si prende da una parte, dovrebbe essere compensato da un altro fronte.
Le agenzie battono oggi le affermazioni di Riccardo Nencini che ricorda come con la riforma di Pubblica Amministrazione, potrà essere attuata l’integrazione tra PRA (ovvero emissione del CdP tipicamente italiano, attraverso le unità territoriali ACI) e Motorizzazione (“produttrice” della classica carta di circolazione, attraverso gli uffici provinciali) in agenzia unica presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il risparmio ipotizzato dal vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, usando un solo documento certificante proprietà e circolazione al posto dei due attuali, ammonterebbe a circa 39 euro per l’automobilista e a una più snella ed efficiente gestione, unica, dei dati presso l’ente pubblico. Ipotesi temporale, il 2018.