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Qualche giorno fa, Mauro Berruto, deputato dem e responsabile Sport della segreteria nazionale del PD, ha presentato una proposta di legge che vedrebbe l'obbligo di lasciare 1,5 metri in fase di sorpasso ad un ciclista.
Già messo sul tavolo a giugno, questo metro e mezzo salvavita sarebbe necessario per chi pedala, in modo da evitare incidenti spiacevoli. Marco Cavorso, responsabile sicurezza dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI), ha detto:
"ACCPI si batte da anni per imporre la distanza minima di un metro e mezzo per il sorpasso di chi pedala. Questo è il quinto tentativo che intraprendiamo a livello legislativo e ci auguriamo che uno sportivo come Berruto riesca a segnare questo punto fondamentale per salvare tante vite. Non ci interessa il colore politico di chi porta avanti questa proposta, ci interessa che arrivi in porto. Personalmente, con l’ultracyclist Paola Gianotti e l’ex campione del mondo Maurizio Fondriest abbiamo tappezzato i comuni d’Italia con i cartelli di Io Rispetto il Ciclista per promuovere una cultura del rispetto quanto mai necessaria, ma solo una modifica del cds porterebbe a un vero cambio di passo sulle nostre strade."
"1,5 metri è un simbolo che dice che il ciclista ha diritto di stare in strada ma è anche la misura che fa la differenza tra la vita e la morte in fase di sorpasso tra un utente debole e un mezzo pesante, non a caso in tanti Paesi è stata introdotta già da tempo. Il metro e mezzo insieme alla diminuzione della velocità massima e a pene più severe per chi guida distratto dal cellulare è ciò che dobbiamo pretendere perché le nostre strade siano davvero per tutti. Lo chiedono le cicliste e i ciclisti professionisti che pedalando svolgono il loro lavoro quotidianamente in una sede tra le più rischiose in assoluto, lo meritano i bambini e tutti coloro che devono poter usare la bicicletta senza rischiare di non tornare a casa dai propri cari."