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C’è sempre un #buonmotivo per essere responsabili in strada, visto che non siamo mai soli: e se a ricordarcelo è un cantante famoso, uno abituato a “buoni motivi“, magari il messaggio ce lo ricordiamo meglio.
Nasce da queste premesse la nuova campagna di sicurezza stradale promossa da Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con la Polizia di Stato, tesa a sensibilizzare gli utenti della strada sulle situazioni di pericolo che possono crearsi per se stessi e per gli altri, quando non si rispettano le regole.
E sono proprio “gli altri” i veri protagonisti della campagna: gli utenti più vulnerabili, come ciclisti, motociclisti, ciclomotoristi, pedoni.
Per questo è importante ricordare che quando si è al volante, non si è mai soli.
Nel 2016, in base ai dati Istat, si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, con una diminuzione del 4,2% del numero dei deceduti rispetto al 2015 (-145).
Ma tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9.6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), mentre sono in calo i motociclisti (657,- 15,0%). La fascia oraria durante la quale si sono verificati più incidenti è quella tra le 22 e le 6, quando sono decedute 816 persone (il 24,9% delle vittime registrate nel 2016) mentre i feriti sono stati 35.758 (il 14,4%).
Cifre ancora terribili, spesso causate da comportamenti irresponsabili come l’uso del cellulare: a questo riguardo, il Direttore della Polizia Stradale è tornato a chiedere con forza che venga presto adottato il provvedimento di revoca immediata della patente anche alla prima infrazione per chi non riesce a staccarsi dallo smartphone mentre guida.
Su questo, dopo aver ricordato anche l’inasprimento delle sanzioni per chi provoca un omicidio stradale, il Ministro Delrio ha dichiarato la piena disponibilità del Governo.
Testimonial della campagna Francesco Gabbani che presta volto, voce e melodia allo spot che sarà trasmesso dal 4 dicembre al 3 gennaio 2018 su tv, radio, web e sui canali social.
Il suo brano “La mia versione dei ricordi“, contenuto nell’ultimo album dal titolo “Magellano”, fa da colonna sonora al racconto di una strada popolata da automobilisti, pedoni, motociclisti. Ma il suo #buonmotivo non è solo musicale: nello spot Gabbani (nella vita di tutti i giorni motociclista convinto: si muove su una Moto Guzzi V7, dopo aver avuto una Honda Transalp) veste i panni di un ciclista e ricorda che «Sulla strada non siamo mai da soli».
Intorno alla musica ruota l’intero progetto della campagna: con il lancio dell’iniziativa, infatti, sarà avviato un contest rivolto a musicisti, cantanti e band emergenti, cui sarà chiesto di comporre un “buon motivo” per guidare/muoversi in sicurezza.
Basta registrarsi al sito dedicato alla campagna (www.buonmotivo.it) dove è presente anche il regolamento; la selezione sarà affidata ad una giuria di esperti e ogni fase del contest sarà promossa attraverso i canali social e il vincitore avrà la possibilità di presentare il proprio brano su alcune radio locali.
Inoltre, tramite i social network e il sito, gli utenti della strada sono invitati a raccontare il proprio #buonmotivo con frasi o foto.
«La sicurezza delle infrastrutture, e quindi delle persone, è una nostra priorità, per la quale siamo intervenuti con investimenti importanti nella cura e manutenzione dell’intera rete di mobilità - ha dichiarato Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Ma il rispetto degli altri, attraverso il rispetto delle regole, è condizione irrinunciabile per prevenire il rischio. L’attenzione e il senso di responsabilità di tutti, promossi con la campagna Anas, Mit e Polizia di Stato, sono la base per far crescere una cultura che promuova i comportamenti più corretti. A volte le nostre decisioni e le nostre disattenzioni possono mettere in pericolo la salute di tutti, soprattutto quella dei soggetti più vulnerabili: è questo il buon motivo per ricordare che non siamo mai soli sulla strada».
«Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale - ha spiegato Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas - con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza e potenziare il patrimonio esistente lungo tutto il territorio nazionale. Ma la strada è uno spazio condiviso e per renderlo davvero sicuro serve l’impegno di tutti. I comportamenti irresponsabili, dalla distrazione all’eccesso di velocità, dalle manovre irregolari e azzardate al mancato utilizzo di adeguati sistemi di protezione compromettono non solo l’incolumità di chi li compie ma anche quella di chi li subisce passivamente senza potersi proteggere».
«Fondamentale è l’impegno congiunto diretto a diffondere la cultura di una corretta mobilità stradale - ha spiegato Giuseppe Bisogno, Direttore del Servizio Polizia Stradale - perché la prevenzione è anche comprensione del rischio derivante da comportamenti irresponsabili. Molto resta ancora da fare per raggiungere l’obiettivo ambizioso di inculcare una vera cultura di legalità e civiltà sulla strada, soprattutto in questo momento, in cui i conducenti vogliono essere sempre “connessi“, anche quando sono alla guida. I comportamenti scorretti causati soprattutto dalla distrazione sono purtroppo sotto i nostri occhi tutti i giorni ed impongono l’adozione di una politica rigorosa in materia di controllo dei conducenti ed azioni incisive di sensibilizzazione, dirette a far comprendere quanto sia importante adottare condotte di guida responsabili».