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«La procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche». E’ quanto ha riferito alla stampa il premier Giuseppe Conte.
Arriva dunque l’ultimatum del Governo nei confronti di Autostrade per l’Italia, più vicina che mai alla revoca della concessione autostradale per via delle numerose inadempienze accertate, a partire da quella del Ponte Morandi che crollando uccise 43 persone, e diverse altre su cui sono in corso le indagini della magistratura.
Il primo ministro ha annunciato che una decisione dovrebbe arrivare entro il fine settimana e che la questione sarà discussa in Consiglio dei Ministri.
«La società ad oggi, non ha mai ricevuto alcun riscontro formale alle proposte inviate all'Esecutivo – definite sulla base delle continue interlocuzioni avute - per la definizione del contenzioso sul Ponte Morandi, né mai alcuna proposta formale è stata formulata dall'Esecutivo stesso», ha dichiarato ieri in una nota Aspi, che oggi è convocata ad un tavolo al Ministero dei Trasporti per una negoziazione che si preannuncia molto difficile alla luce degli ultimi sviluppi.
Tavolo a cui Autostrade arriva fortemente indebolita dalla decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo il ricorso avverso alla misura contenuta nel “decreto Genova” di escluderla dalla ricostruzione del viadotto sul Polcevera, per il quale aveva presentato pure un progetto, poi rigettato proprio in virtù della norma oggi dichiarata conforme al dettato costituzionale dalla Consulta.
Sul tema del Ponte di Genova ieri si è aperta una polemica sul fatto che, come annunciato dal Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, a gestirlo sarà ancora Autostrade per l’Italia.
Conte ha però spiegato che «fino a quando il concessionario è Autostrade è evidente che il ponte non può che essere automaticamente in concessione ad Autostrade». Si tratterebbe dunque di un affidamento provvisorio, in attesa che si definiscano i contorni della nuova, e a questo punto eventuale, concessione.