UE, vittime della strada. Nel 2017 sono calate del 2%

UE, vittime della strada. Nel 2017 sono calate del 2%
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In Italia lieve aumento: lo scorso anno hanno perso la vita 56 persone
10 aprile 2018

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Lo scorso anno nell'Unione Europea hanno perso la vita 25.300 persone, ovvero 300 vittime della strada in meno rispetto al 2016 (-2%) e 6.200 in meno rispetto al 2010 (-20%). 135.000 invece le persone sono rimaste gravemente ferite, tra cui un ampio numero di utenti deboli come pedoni, ciclisti e motociclisti.

Sono le cifre principali relative al 2017 sulla sicurezza stradale pubblicate oggi dalla Commissione Europea che indicano che per il secondo anno consecutivo il numero delle vittime nell'UE è diminuito del 2% circa.

La Svezia con 25 decessi per milione di abitanti, il Regno Unito (27), i Paesi Bassi (31) e la Danimarca (32) hanno registrato i migliori dati nel 2017. Rispetto al 2016, l'Estonia e la Slovenia hanno registrato il calo maggiore degli incidenti mortali, rispettivamente con il -32% e il -20 %. Nel 2017 soltanto due Stati membri, Romania e Bulgaria, hanno registrato un tasso di mortalità superiore alle 80 vittime per milione di abitanti.

L'Italia si colloca nella media: lo scorso anno hanno perso la vita 56 persone, contro le 54 del 2016. Nel periodo 2010-2017, il numero delle vittime stradali nel nostro Paese è calato del 18%.

In Europa la maggior parte delle vittime in seguito ad incidenti stradali, il 55%, si registra nelle aree periferiche. Il 37% degli incidenti fatali si è registrato in aree urbane, mentre solo l'8% sulle autostrade. Il 21% delle persone uccise sulle strade nel 2017 erano pedoni, il 14% motociclisti, l'8% ciclisti e il 3% scooteristi.

Con una media di 49 vittime di incidenti stradali per milione di abitanti, le strade europee sono rimaste di gran lunga le più sicure al mondo anche nel 2017. Le media globale è infatti di 174 morti per milione.

Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: «Lo scorso anno 25 300 persone hanno perso la vita sulle nostre strade, e molte altre sono rimaste ferite con conseguenze invalidanti a vita. Dietro queste cifre ci sono altrettante storie di dolore e di sofferenza. La sicurezza stradale è certamente una competenza condivisa con gli Stati membri, ma ritengo che l'UE possa fare di più per proteggere meglio i cittadini europei. La Commissione sta predisponendo una serie di misure concrete che programmiamo di presentare nelle prossime settimane. L'obiettivo è chiaro: salvare più vite sulle nostre strade».

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