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L'Antonov AN-225 Mriya (termine traducibile con “sogno”) è il celebre aereo colpito dalle attività di guerra in Ucraina. Era un modello da primato, oltre che simbolicamente sogno, presente all'aeroporto di Hostomel, vicino alla Capitale. Ora è andato distrutto, bruciato, ma fino all’altro giorno poteva vantarsi di poter prendere il volo come aereo più grande.
Nato negli anni Ottanta, all'interno del Programma spaziale sovietico, era unico in tutti i sensi oltre che per la lunghezza esagerata (a livello di apertura alare primeggiava altrettanto, ma tra gli aerei in servizio, non in assoluto).
Chi pensa già al ripristino, di questo gigante del cielo, stima un costo di almeno tre miliardi di dollari. La missione iniziale dell' Antonov-225 Mriya era di trasportare veicoli utili al lancio della navicella spaziale Buran. Con i decenni i suoi servizi più noti, almeno di recente, erano anche umanitari oltre che industriali.
Come il trasporto di viveri e materiali utili a combattere la pandemia. A spingerlo, sei motori Turbofan capaci di far muovere e poi prendere il volo allo stesso con un carico esagerato: fino a 640 tonnellate.