Uber, storico accordo a Roma con i tassisti

Uber, storico accordo a Roma con i tassisti
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La piattaforma on call si allea con il 3570, storica cooperativa di operatori su strada, per una sinergia che porterà vantaggi ad entrambi
23 maggio 2022

Anni di contrasti, proteste e reciproche accuse, evaporati sotto il sole di questa estate precoce: a sorpresa, tra Uber e i “tassinari“ romani scoppia la pace, sotto forma di accordo reciproco che punta a portare vantaggi ad entrambe le controparti.

Entro un mese, i clienti troveranno sull'app dell'azienda californiana che l'elenco dei taxi che aderiscono al servizio, mentre i tassisti a loro volta potranno accedere a corse extra, in arrivo da clienti finora esterni al loro circuito tradizionale.

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La conferma dell'accordo arriva direttamente da Loreno Bittarelli, il presidente della cooperativa 3570, la più grande della Capitale, con le circa 3.700 licenze controllate sulle 7.704 in circolazione a Roma: i dettagli dell'operazione parlano di una percentuale per Uber del 6% per ogni corsa effettuata tramite prenotazione sulla sua app, mentre per i soci del 3570 dovrebbe essere garantite un numero maggiore di chiamate.

Altri tempi: un manifesto contro Uber, affisso ad una stazione di taxi del Comune di Roma
Altri tempi: un manifesto contro Uber, affisso ad una stazione di taxi del Comune di Roma

Dimenticati i toni da barricadiero (lui stesso aveva definito qualche anno fa Uber come “problema di ordine pubblico») Bittarelli ha forse fatto un po' di conti e si è convertito sulla strada di Damasco: «Oltre che dai nostri - si legge in una nota - riceveremo anche le richieste degli utenti Uber che transitano in Italia, clienti stranieri, ma anche agli italiani, visto che da noi l'app è stata scaricata da oltre sei milioni e mezzo di persone. Con la nostra azione abbiamo trasformato un antagonista, per alcuni anzi un vero nemico della categoria, in un partner commerciale»

Saranno ora direttamente i singoli tassisti a decidere se aderire al progetto, comunicandolo al Campidoglio: come sottolinea ancora Bittarelli, «ci saranno nuove opportunità sotto forma di nuovi clienti, con l'importante plus delle mance che arriveranno tramite l'app di Uber, perché gli americani sono abituati a lasciare generose mance».

E con la stagione del turismo ripartita alla grande, questo accordo pone le basi per un ulteriore sviluppo del settore legato alla mobilità romana.

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