Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Le Volvo XC90 a guida autonoma di Uber, cui è stato revocato il permesso di circolazione a San Francisco, si sono trasferite a Phoenix, in Arizona. Nella giornata di ieri, il trasporto delle 16 vetture della flotta è stato condotto sulle bisarche hi-tech di Otto, partner di Uber.
I test a Phoenix hanno avuto il benestare del governatore dell'Arizona, Doug Doucey. Tutt'altra accoglienza era stata invece riservata alle Volvo XC90 autonome a San Francisco.
I guai erano cominciati con una serie di avvertimenti arrivati dalla Motorizzazione: Uber, infatti, non aveva chiesto uno speciale permesso per i veicoli a guida autonoma, sostenendo che non si trattasse di un'applicazione vera e propria della tecnologia, data la presenza di un autista nel corso dei test.
«Da un punto di vista tecnologico, le vetture Uber a guida autonoma funzionano nella stessa maniera dei veicoli equipaggiati con tecnologie di assistenza alla guida di ultima generazione, come l'Autopilot di Tesla», aveva dichiarato in una nota il responsabile del dipartimento Advanced Technology di Uber, Anthony Levandowski.
Lo stato della California, però, era di tutt'altro avviso: la responsabile della Motorizzazione locale, Jean Shiomoto, ha informato Uber per mezzo di una lettera della revoca del permesso di circolazione delle auto autonome, invitando l'azienda a richiedere un'autorizzazione per i test. Uber, però, ha deciso di cambiare aria.