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Il possesso di una o più autovetture non è più necessario ed indispensabile e l’auto di proprietà non viene più intesa come un “obbligo“ sociale.
Un’importante conferma della mutazione culturale in atto arriva dallo studio commissionato da Uber a ORB International su dieci grandi città europee (Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Lisbona, Parigi, Roma, Stoccolma e Varsavia) che ha coinvolto un panel di 10.000 persone tra 18 e 54 anni.
Lo spunto dello studio è la “Settimana della mobilità smart“ promossa dalla EU, che inizierà il 16 settembre; l’obiettivo dei ricercatori è stato capire quanto si è disposti a rinunciare all'auto di proprietà.
Ebbene, i risultati non sembrano lasciare spazio ad incertezze: oltre due terzi (67%) dei cittadini intervistati crede che applicazioni come Uber possano offrire una valida alternativa all’auto di proprietà, rivelando un tratto inedito del viaggiatore urbano, sempre più preoccupato dai problemi quotidiani di traffico e inquinamento (come rileva l’ 83% del campione) ed interessato a valutare alternative “smart” per spostarsi in città senza la propria macchina.
Nel dettaglio, una persona su quattro (26%), tra i 18 e i 54 anni, dichiara di aver prenotato un’auto tramite App nell’ultimo anno. Parigini e londinesi utilizzano ormai con familiarità app come Uber e quasi la metà (il 48% e 46%) afferma di aver effettuato una corsa negli ultimi 12 mesi.
E l’Italia? Sebbene Roma detenga il primato europeo per numero di proprietari di auto private rispetto agli abitanti (ben 86% contro la media europea del 63%), gli abitanti della Capitale (76% rispetto alla media europea del 67%) rinuncerebbero volentieri alla propria auto se ci fossero più App disponibili ed una rete migliore di servizi di trasporto pubblico.
La ricerca ha anche evidenziato che chi ha utilizzato app come Uber nell’ultimo anno ha il doppio della propensione ad utilizzare altre app (per noleggiare o condividere un’auto) rispetto al resto della popolazione.
Oggi l’App di Uber è utilizzata da 11 milioni di persone solo in Europa (ad esclusione della Russia) ed il numero di passeggeri è quasi raddoppiato da settembre dello scorso anno: come detto, Roma si aggiudica il primato di città con il maggior numero di auto proprie, seguita da Barcellona e Lisbona, dove tre persone su quattro (74%) sono proprietarie di un’auto.
Dato inverso per Stoccolma: nella capitale svedese, infatti, solo metà della popolazione tra i 18 e i 54 anni ha una macchina propria, la metropoli con meno auto di proprietà tra quelle coinvolte nel sondaggio.
Inoltre, il 42% dei proprietari di auto intervistati nelle città selezionate possiede una seconda auto. Anche in questo caso Roma è al primo posto, con più del 60% degli intervistati proprietario di due o addirittura più veicoli.
Oltre due terzi (67%) degli intervistati credono che app come Uber possano rappresentare una buona alternativa al possesso di un’auto, dato che sale all’80% tra coloro che hanno prenotato una corsa con un’app nell’ultimo anno.
E tra i proprietari di due o più auto, il 63% prenderebbe in considerazione di avere una sola macchina se avesse la certezza di potersi muovere più facilmente con una combinazione di app e trasporti pubblici affidabili.
Questo dato sale al 77% tra coloro che hanno utilizzato Uber nell’ultimo anno; Roma, con il 76%, è la prima capitale europea con una percentuale così alta.
Sono molti i fattori che determinano questa presa di posizione, uno tra tutti quello ambientale: l’83% degli intervistati si è detto preoccupato per lo stato di inquinamento della propria città.
A Roma, in particolare, questo dato arriva al 94%, facendo suonare un campanello d’allarme per gli amministratori.
In generale, 84% degli intervistati nello studio vorrebbe vedere meno auto nelle strade della propria città, un dato che - ancora una volta - raggiunge livelli importanti a Roma, dove il 94% delle persone ha detto che preferirebbe veder diminuire il numero di auto, anche considerando opzioni di condivisione ancora tutte da esplorare (70%) come forme di pooling urbano.
Pierre-Dimitri Gore-Coty, Head of Uber EMEA, ha così commentato i risultati dello studio: «Il modo in cui ci spostiamo nelle nostre città sta cambiando e i cittadini europei sono desiderosi di vivere un futuro senza auto di proprietà. Spostarsi utilizzando app come Uber insieme ai mezzi pubblici, riduce il traffico, migliora la qualità dell’aria nelle nostre città e riduce il bisogno di avere parcheggi».