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Uber, come Google fa già da qualche anno, ha iniziato a mappare le strade. La compagnia della controversa app che consente di diventare autisti (e che per questo fa infuriare i tassisti di mezzo mondo) sta infatti servendosi di una flotta di vetture equipaggiate con una telecamera sul tetto che percorrono le strade di alcune principali città statunitensi.
Il sistema di mappatura di Uber è conseguenza dell'acquisizione di una parte della tecnologia delle mappe di Microsoft realizzata dalla startup di Travis Kalanick nel giugno scorso, da cui sono arrivati circa 100 addetti ex Bing, il motore di ricerca di Redmond. Poco prima, in marzo, Uber aveva acquisito deCarta, una azienda specializzata in software per la mappatura che ha collaborato con GM per il sistema OnStar.
La mappatura di Uber servirà per migliorare le indicazioni sul percorso suggerito e i tempi stimati di arrivo a destinazione e informazioni utili sul tragitto per il servizio di noleggio auto con conducente ma, a quanto sembra, anche per lo sviluppo di nuovi servizi differenti dalle semplici corse dal punto A al punto B. Tra queste c'è anche l'auto a guida autonoma, un fronte che necessita di mappe precise e sempre aggiornate e sul quale sta lavorando anche Tesla Motors.