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Secondo i dati raccolti dal Centro Studi e Documentazione della Direct Line, più di un italiano su cinque (il 22%) non sarebbe a conoscenza di cosa sia e di come funziona il sistema di rilevazione elettronica dela velocità Tutor.
Attivo su quattro tratti della rete autostradale sin dal 2005, il Tutor è un sistema di rilevazione delle infrazioni che basa il suo funzionamento sulla rilevazione della velocità media e quindi non su quella istantanea, come accade invece con gli autovelox tradizionali.
Alla domanda "Cos'è il tutor" 1/5 degli italiani hanno risposto: una frequenza radio che trasmette informazioni utili a chi transita in autostrada (7%) o una nuova figura professionale presente nelle aree di sosta per dare supporto agli automobilisti (7%). A sostenere la falsa credenza che il tutor sia una frequenza radio - si precisa - sono l'8% di donne contro il 6% di uomini.
Allo stesso modo sono di piu' le donne (9%) a credere che il tutor sia una persona collocata nelle aree di sosta, mentre per gli uomini la cifra corrisponde al 5%. La percentuale cresce fino al 12% per i giovani guidatori con eta' compresa tra i 18 e i 24 anni, forse condizionati dal linguaggio scolastico. Curiosamente il 4% degli intervistati, tra cui soprattutto coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni, crede che il tutor sia il casellante.
Dall'indagine emerge inoltre che coloro che conoscono meglio le funzioni del tutor sono bolognesi (96%), milanesi (89%), torinesi (86%) e bresciani (84%). Meno aggiornati sono i cittadini di Palermo (65%). Infine il 24% dei cagliaritani crede che il tutor sia una frequenza radio che trasmette informazioni a chi guida in autostrada.
Fonte: Ansa