Sentenza Tutor copiati, Autostrade: resteranno attivi

Sentenza Tutor copiati, Autostrade: resteranno attivi
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Si alza il polverone sui Tutor nelle autostrade italiane, dopo la sentenza odierna di Roma a condanna del sistema che copia un brevetto fiorentino. Restano tutti attivi nonostante le sanzioni che dovrà pagare Autostrade per l’Italia
10 aprile 2018

Per qualche minuto qualcuno ha persino gioito, venendo a conoscenza di una sentenza odierna dei giudici di Roma: per i magistrati si deve tutelare la Craft, di Greve in Chianti, il cui brevetto copre parte del sistema usato nei Tutor che controllano la velocità delle auto in autostrada.

A rigor di logica, Autostrade per l'Italia dovrebbe quindi togliere tutti i propri Tutor, dopo questa trafila burocratica che invero prosegue da anni, salvo il trovarsi a pagare sanzioni per ritardi nell’adempiere alla sentenza. La risposta degli interessati è però arrivata in breve, ad accontentare la giurisprudenza ma non i potenziali trasgressori dal pedale pesante in auto: il Tutor non verrà rimosso dalla rete, ma sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso dall’attuale. La decisione della Corte d’Appello di Roma sarà inoltre impugnata, presso la Corte di Cassazione.

Con queste parole il gestore della rete autostradale ci lascia quindi tutelati in quanto automobilisti, adducendo che dati alla mano, il Tutor ha ridotto del 70% il numero di morti sulle autostrade. Ovviamente Autostrade per l’Italia si dovrà però far carico della sanzione pecuniaria, prevista per mantenere attivo il sistema fino alla sua sostituzione integrale con un altro (sempre di rilevazione della velocità media) che avverrà entro tre settimane.

Lavori in corso e costi per Autostrade quindi, ma sempre a valutando a freddo la decisione della Corte d’Appello di Roma, si evince che non essendo riconosciuto arricchimento da parte di Autostrade per l’Italia, né danno per Craft, non sono previsti indennizzi a beneficio della piccola azienda per l’utilizzo del sistema.

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