«Tuta bianca? Nei giorni del ciclo si sporca e ci umilia»: parte la protesta delle operaie FCA di Melfi

«Tuta bianca? Nei giorni del ciclo si sporca e ci umilia»: parte la protesta delle operaie FCA di Melfi
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Le lavoratrici dello stabilimento lucano chiedono di cambiare colore alla divisa adottata dal 2011 come simbolo del rilancio
9 ottobre 2015

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C'erano una volta le tute blu, quelle indossate anche con un certo orgoglio dagli operai. Poi, per ragioni di marketing e comunque estetiche, le tute sono diventate grigio chiaro, quasi bianche. Come dal 2011 sono quelle degli addetti alle linee produttive dello stabilimento Fiat di Melfi. Per essere belle sono belle, però, fanno notare molte donne che lavorano nello stabilimento lucano, i pantaloni possono macchiarsi durante i giorni del ciclo mestruale, esponendo le signore ad un comprensibile imbarazzo. 

 

A cercare di rimediare all'indubbiamente incresciosa situazione ci ha pensato la sindacalista Pina Imbrenda, delegata Fiom nello stabilimento: «Come membro del coordinamento donne del sindacato – spiega Imbrenda a La Repubblica - ho ascoltato le lamentele delle mie colleghe e mi sono data da fare. In fabbrica accadono troppi episodi incresciosi del genere, in ogni reparto. Una situazione imbarazzante. Quando si verifica non sappiamo dove andare, visto che non possiamo tornare a casa. Abbiamo dieci minuti di tempo di pausa, ma non ce la facciamo mica ad andare in bagno tutte le volte, dove si accumula la coda delle colleghe». 

 

La signora Imbrenda ha iniziato a raccogliere le firme per chiedere alla dirigenza della SATA di cambiare colore alle tute e ha raccolto l'adesione della maggior parte delle sue colleghe, molte delle quali, a quanto sembra, hanno vissuto lo stesso imbarazzo: «Noi facciamo i metalmeccanici, stiamo tutto il giorno in posizioni assurde – spiega la signora Imbrenda – perché lavoriamo dentro le macchine, facciamo un lavoro con il corpo piegato dentro le scocche. Diventa facile sporcarsi quando hai il ciclo mestruale. E così scatta un senso di umiliazione. Tutti in fabbrica lo vengono a sapere, qualcuno dei colleghi maschi fa anche il commento stupido tra le auto in fila. Tutto per colpa del pantalone chiaro. Per questo abbiamo deciso di agire cominciando a raccogliere firme per chiedere di cambiare il colore della divisa. Basta, non ce la facciamo più». 

 

La risposta della dirigenza è stata piuttosto celere: Da gennaio sarà fornita «una coulotte da indossare sotto la tuta per le donne alle prese con indisposizione mestruale», recita un comunicato della Fismic affisso nella bacheca aziendale. 

 

Ma la misura non è piaciuta affatto: «L'ipotesi di sopperire a questo problema, consegnandoci un pannolino, sembra aggiungere la beffa all'umiliazione», è stata la reazione delle operaie. Intanto la protesta sulle tute bianche delle donne di Melfi, secondo alcuni sindacalisti, potrebbe allargarsi agli altri stabilimenti italiani di Fiat-Chrysler.  

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