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Una buona parte delle prime pagine di cronaca locale, durante queste settimane vedono tristi notizie di incidenti stradali. Auto, ma anche due ruote che giorno e notte si trovano danneggiate gravemente insieme alla vita degli italiani che sono a bordo. Ci sono dei fattori rilevanti, nel 2022, da evidenziare rispetto al passato in tema di sicurezza? Come cambia la situazione fuori dal Bel Paese? A darci una mano il recente studio divulgato a livello europeo, nientemeno che dal Consiglio Europeo Sicurezza Trasporti (ETSC).
Gli obiettivi sono ambiziosi, come il dimezzamento di morti sulle strade grazie anche agli ADAS delle nuove vetture vendute in Europa. Al momento però, cambiano tempi e veicoli ma restano i controlli, sui conducenti, che potrebbero come sempre aiutare a diminuire incidenti e morti sulle strade. Se gli italiani spesso si credono scaltri al volante, o qualora ligi reputano troppi connazionali poco rispettosi delle regole, anche in Europa molti automobilisti guidano “sopra” le medesime regole, specie quelle sulle bevande. Confidenti di non prendere una multa, il 23% infatti non teme di essere fermato e controllato con l’etilometro.
Anche perché pare che, secondo lo studio ETSC 2022, negli ultimi anni siano diminuiti i controlli su strada e proliferano quindi abitudini come lo scarso uso delle cinture, il mancato rispetto dei limiti velocità e l’uso di alcol. Insomma, occorre far rispettare la legge sulle strade e perseverare, aggiornando costantemente le regole e le sanzioni.
Al proposito, in Europa qualche politico punta a monitorare meglio tutte le infrazioni stradali transfrontaliere, spingendo i singoli Paesi a farlo. Al momento sono solo Austria e Ungheria, che si distinguono per dati molto sopra la media (multe fatte pervenire e poi pagate, per automobilisti non residenti).
Spulciando tra i dati dello studio comunitario, comunque parziale visto che molte nazioni non hanno divulgato cifre, si scopre quali sono i controlli più e meno eseguiti sulle strade. Quelli per guida in stato di ebbrezza sono diminuiti, mediamente, nel corso degli anni Dieci. Di poco ma persino i controlli sull’uso del cellulare sono scesi, mentre dovrebbero essere la frontiera di questa era (dove in auto spesso si comunica senza sfruttarne l’infotainment incluso).
Crescono invece controlli e multe per eccesso di velocità, in quasi tutta Europa, con la Svezia che si distingue per maggior numero di autovelox. Controlli e sanzioni a parte però, anche in Europa gli incassi faticano: meno della metà delle multe sono poi pagate. Quello chi si evidenzia nello studio, è che dove ci sono maggiori controlli è migliore la situazione degli incidenti e la forbice, in Europa, è elevatissima (come per i pagamenti).
Il maggior numero di sanzioni, per eccesso velocità in relazione alla popolazione, negli ultimi anni è stato per Austria, Lussemburgo, Olanda e Belgio
Chiunque abbia guidato in certe zone della Germania, avrà notato una guida locale mediamente più rispettosa, che quella del Bel Paese. I dati lo confermano anche per quanto accade in abitacolo: in Germania i passeggeri sui sedili posteriori indossano sempre la cintura di sicurezza, al contrario (quasi) che in Italia: 99% nel primo caso, 11% da noi. Se si guarda a quelle anteriori, l'Italia è oltre il 60% ma ancora in coda: la peggiore in Europa secondo lo studio, al contrario di Estonia, Svezia, Francia e Germania.
Sul fronte dei pagamenti multa, ancora una volta l'Italia si distingue in negativo: 61% di pagamenti nel 2020, con Lussemburgo, Cipro, Olanda, Svezia e Polonia che sono invece tutte oltre il 90% di riscossioni avvenute.